(Money.it) Troppi precari nella scuola per questo già da settembre 2023 si pensa a 20mila assunzioni di insegnanti, specie per garantire la continuità didattica a studenti e studentesse e per tutelare gli alunni e le alunne con disabilità.
A porre l’accento sul precariato degli insegnanti, cresciuto in modo esponenziale negli anni, è un focus della rivista specializzata Tuttoscuola, la quale ha analizzato i dati ufficiali pubblicati nel Portale scuola per il 2021/2022 del ministero dell’Istruzione e del merito.
Ciò che emerge più nel dettaglio dall’analisi è che un docente su quattro nella scuola è un precario, vale a dire un insegnante senza un contratto a tempo indeterminato, e che le 70mila assunzioni annunciate dal ministro Giuseppe Valditara grazie al Pnrr non saranno sufficienti per risolvere il problema della precarietà nella scuola. Di queste assunzioni di insegnanti 20mila dovrebbero arrivare per l’appunto già a settembre 2023, per il prossimo anno scolastico, e in parte dovrebbero interessare proprio i docenti precari.
Vediamo allora quali sono i risultati della rilevazione sui troppi precari nella scuola in vista delle prossime assunzioni di insegnanti.
Scuola, troppi precari: l’analisi dei dati ministeriali
Nella scuola ci sono troppi precari secondo l’analisi dei dati ministeriali per il 2021/2022 di Tuttoscuola. Nello scorso anno scolastico, infatti, il tasso di precarietà ha raggiunto il 25% e i contratti a tempo determinato, quelli che vengono stipulati con i docenti precari che ottengono una supplenza dalle graduatorie provinciali, o anche dalle graduatorie di istituto, sono stati 225mila su un totale di circa 900mila cattedre assegnate.
È bene sottolineare, tuttavia, che le supplenze annuali al 30 giugno o al 31 agosto sono assegnate dalle graduatorie provinciali per le supplenze Gps e per le supplenze brevi, previste anche in caso di sostituzione per malattia o congedo di un insegnante, si fa riferimento alle graduatorie interne alla singola istituzione scolastica.
Ancora va evidenziato che nella maggior parte dei casi, s
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