Scoppia l’allarme inquinamento atmosferico nella Pianura Padana: cerchiamo di capire

Di Gianluca Perrotti 3 minuti di lettura
Milano

Continua a destare preoccupazione l’alto livello di inquinamento atmosferico raggiunto nella città di Milano e, in generale, in tutta l’area della Pianura Padana. Sotto osservazione, gli ultimi livelli raggiunti dalle emissioni di polveri sottili e le conseguenze che possono derivare per la salute dell’uomo.

I dati dell’Air Quality Index (AQI)

Gli ultimi dati rilasciati dal sito svizzero Iqair mettono il capoluogo lombardo sul podio delle città più inquinate al mondo. Secondo l’Air Quality Index (AQI), Milano avrebbe registrato un indice di 193 domenica 18 febbraio, considerato “aria non salutare” e superato solo da Dacca in Bangladesh e Lahore in Pakistan.

Ma c’è chi mette in discussione questi dati. Il sindaco Giuseppe Sala ha definito la notizia come “da social”, mentre Guido Lanzani, responsabile della qualità dell’aria dell’Arpa Lombardia, ha sottolineato che i valori di inquinamento non sono anomali per la regione, e che c’è ancora spazio per migliorare.

Tuttavia, la situazione rimane critica

Copernicus, il servizio europeo di monitoraggio dell’atmosfera, ha evidenziato che nel mese di gennaio la Pianura Padana ha superato più volte la soglia critica per inquinamento atmosferico, con alti livelli di PM10 e PM2.5, dannosi per la salute.

Le cause di questo alto livello di inquinamento sono da ricercare nella densità demografica e nell’industrializzazione della regione, ma anche nelle particolari condizioni geografiche e meteorologiche che favoriscono l’accumulo di inquinanti nell’aria.

Di fronte a questa emergenza, la Regione Lombardia ha adottato misure temporanee per limitare l’inquinamento, vietando l’uso di generatori a legna per il riscaldamento, limitando la circolazione dei veicoli inquinanti e imponendo restrizioni nel settore agricolo.

Cosa fanno gli altri

Ma cosa stanno facendo le altre capitali europee per affrontare il problema dell’inquinamento atmosferico? Copenaghen, Oslo e Londra sono solo alcuni degli esempi di città che stanno incentivando l’uso di mezzi di trasporto meno inquinanti e limitando l’accesso alle auto più inquinanti nei centri urbani.

È evidente che il problema dell’inquinamento atmosferico richiede azioni concrete e immediate da parte delle istituzioni e dei cittadini. Solo attraverso un impegno comune è possibile garantire un futuro più sano e sostenibile per le nostre città.

Condividi questo articolo
Exit mobile version