Sanzioni per mancata o tardiva comunicazione dei dati di pagamento POS: rischio di perdere il credito

Di Barbara Molisano 2 minuti di lettura
Pagamenti digitali

Il decreto legge n 39/2024, pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 75 del 29 marzo, introduce importanti novità per quanto riguarda il credito d’imposta relativo ai pagamenti POS. Oltre alle misure per restringere il perimetro del superbonus e per introdurre presidi antifrode, con l’art 7 rubricato disposizioni urgenti in materia fiscale si prevedono anche sanzioni per le omissioni degli obblighi di trasmissione dei dati dei pagamenti POS.

Le sanzioni per chi non trasmette i dati dei pagamenti POS

La novità principale riguarda l’introduzione di una sanzione per l’omessa, tardiva o errata comunicazione dei dati Pos da parte degli operatori. Secondo il comma 5 dell’art 7 del DL n 39/2024, la sanzione, di cui all’articolo 10, comma 1, del decreto legislativo 18 dicembre 1997, n. 471, varia da 2.000 a 20.000 euro e si applica agli operatori che mettono a disposizione degli esercenti gli strumenti di pagamento elettronico in caso di violazione degli obblighi di trasmissione telematica dei dati identificativi dei suddetti strumenti.

Termini e modalità delle trasmissioni

È importante ricordare che si tratta di obblighi di trasmissione periodici, i cui termini, modalità e contenuto sono definiti con provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle entrate. In caso di violazione di tali obblighi, si applica una sanzione per ogni trasmissione omessa o errata, senza possibilità di concorso di violazioni e continuazione.

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