Sanatoria immobili: il MIT annuncia le norme per il Condono Edilizio 2024

Di Barbara Molisano 2 minuti di lettura
Immobile

Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha presentato il comunicato del 4 aprile annunciando il Piano Casa 2024, un pacchetto di norme che interverrà sulle difformità e irregolarità strutturali che colpiscono quasi l’80% del patrimonio immobiliare italiano. Questo piano è stato richiesto e auspicato dalle Amministrazioni territoriali, dalle associazioni e dagli enti del settore edilizio.

Sanatoria immobiliare per le difformità edilizie

Il Piano Casa 2024 prevede una sanatoria per le diverse tipologie di irregolarità immobiliari presenti sul territorio italiano. Queste irregolarità riguardano difformità formali, modifiche apportate alle singole unità immobiliari dai proprietari e interventi che non sono stati sanati in passato a causa della disciplina della “doppia conforme”.

Linee guida del Piano Casa

Le linee guida presentate dal MIT durante la riunione sul piano casa includono anche la possibilità di cambiare la destinazione d’uso degli immobili tra categorie omogenee. L’obiettivo principale del Piano Casa 2024 è quello di tutelare i piccoli proprietari immobiliari che da anni attendono la regolarizzazione delle loro posizioni, garantendo loro la possibilità di ristrutturare o vendere la propria casa.

Efficienza amministrativa e semplificazione delle procedure

Il Piano Casa 2024 prevede anche interventi sulle procedure amministrative al fine di garantire ai cittadini risposte certe in tempi certi. Questo permetterà di deflazionare il lavoro degli uffici tecnici comunali e di semplificare le pratiche burocratiche legate al settore edilizio.

Accesso alle proposte del MIT sul Piano Casa

Sebbene il testo definitivo non sia ancora disponibile, è possibile consultare alcune delle proposte presentate dal MIT accedendo alla pagina dedicata al Piano Casa. Le proposte sono state discusse durante la riunione alla presenza del vicepresidente del Consiglio e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, rappresentanti del Dipe e di circa 50 istituzioni, enti, associazioni, ordini professionali e fondazioni del settore edilizio

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