Sanatoria cartelle esattoriali 2023, l’adesione alla rottamazione fa rinunciare al ricorso

Di Redazione FinanzaNews24 2 minuti di lettura
Wall Street

(Money.it) La tregua fiscale prevista dalla Legge di bilancio 2023 che comprende ben 12 misure per sanare la propria posizione con il fisco. Tutte misure che consentono al contribuente di mettere a posto la propria situazione debitoria.

Tra queste, come è ovvio supporre, ce ne saranno alcune che avranno un maggiore appeal tra i contribuenti poiché coinvolgeranno una platea di interessati molto maggiore come, ad esempio la cancellazione, lo stralcio e la rottamazione. Si tratta anche delle due misure che permettono il risparmio maggiore per mettere a posto la propria situazione. Ma qui bisogna fare un distinguo tra le due misure. Sicuramente lo stralcio è molto più conveniente visto che cancella totalmente il debito. Ma non riguarda tutti.

Cancellazione e stralcio riguardano solo cartelle esattoriali di importo molto basso e di vecchia data. Quelle che al Fisco conviene più cancellare che riscuotere, per intenderci. Complessivamente tra interessi, sanzioni e debito lacartella esattoriale non deve superare i 1.000 euro. E comunque è una misura che si applica ai debiti più vecchi, quelli affidati all’Agente di riscossione tra il 1 gennaio 2000 ed il 31 dicembre 2015. Ovvero debiti che risalgono ad almeno 8 anni fa.

La sanatoria delle cartelle esattoriali, però, può nascondere anche delle trappole che a primo colpo d’occhio potrebbe sfuggire al contribuente. Delle clausole che potrebbero inficiare un dirit


© Money.it

Leggi l’articolo completo su Money.it

Condividi questo articolo
Exit mobile version