(QuiFinanza.it) Smarcandosi dalla linea di Giorgia Meloni secondo la quale ogni proposta va prima concordata con gli alleati, Matteo Salvini ha lanciato un sasso che ha immediatamente agitato le acque dello stagno politico italiano: il leader della Lega ha proposto un condono edilizio.
Matteo Salvini invoca il condono edilizio
Salvini, in sintesi, ha ipotizzato di applicare su larga scala una proposta votata un anno fa in Regione Lombardia a larghissima maggioranza, anche con l’ok del centrosinistra: “Disposizioni per l’ampliamento delle tolleranze costruttive”. In una parola, condono. Anzi, mini-condono dal momento che si andrebbe a sanare le sole “variazioni non essenziali”. La proposta di legge presentata dal Consiglio regionale della Lombardia viene definita “uno strumento semplice, ma di forte impatto su una serie di piccole e modeste irregolarità edilizie che, spesso, sono state realizzate inconsapevolmente e che rischiano di limitare la portata di altri provvedimenti di recupero e miglioramento del patrimonio edilizio esistente”.
Salvini assicura di non voler fare un “condono per ville e villette in zone sismiche o alle pendici dei vulcani”, ma di voler sanare piccole irregolarità come una “grondaia” non conforme o “30 cm di veranda” in più, che costringono i Comuni a perseguire i cittadini per anni.
Il testo del mini-condono proposto in Regione Lombardia è disponibile sul sito della Camera dei deputati.
Pd contro il condono di
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