Salone della Csr: impatto climatico zero entro il 2050

Di Redazione FinanzaNews24 3 minuti di lettura
Green Bond

Salone della Csr e dell’innovazione sociale in Corso a Milano emerge che gli obiettivi per la sfida verso la transizione ecologica sono molti: dalla riduzione del 55% delle emissioni nel 2030,  all’impegno di arrivare all’impatto climatico zero nel 2050

L’incontro “Verso la transizione ecologica” al Salone della Csr e dell’innovazione sociale in corso a Milan è un’occasione per condividere esperienze umane e altre connessioni sociali sul tema ecologia e tutela dell’ ambiente.

Gonzalo Juarez De La Rasilla,Head of Sustainability Stakeholders Engagement Enel, invitando sempre a non dmenticare che parola d’ordine è “collaborazione” afferma: “Quello che per noi è importante è la collaborazione con tutti gli stakeholder la Commissione ha lanciato il green deal e questo ha fatto emergere l’importanza di creare valore per la società e questo non si può fare da soli. Non basta investire ma lavorare sulla parte sociale e su forme collaborative e inclusive. Bisogna lavorare insieme. La transizione deve essere positiva, rapida, verde e giusta, e come azienda è quello che cerchiamo di fare creando valore: chi non accetta questo concetto, rischia di sparire. Da una parte la transizione creerà tanti posti di lavoro, come nel settore delle rinnovabili, ma se ne perderanno altri nei settori legati ai combustibili fossili e noi stiamo cercando di affrontare questa transizione riqualificando i nostri dipendenti, questa sarà una sfida importante. Nessuno deve essere lasciato indietro”. 

Molte e aziende che hanno portato la loro esperienza e alloro contributo: dalle idee di  Esselunga per affrontare la sfida della transizione a quelle di una grande  e complessa realtà  come Saipem. ”

Interessante l’ intervento di Valentina Grieco, esperta di comunicazione e sostenibilità Maire Teknimont: “Stiamo agendo a tutto tondo su una transizione industriale, di sistema, energetica, ma che abbia molta attenzione sui temi sociali. Quando si è trattato di ragionare sulla transizione, ci siamo guardati dentro, alle nostre competenze e come queste potessero andare al servizio dei nostri clienti: nei settori dell’industria tradizionale degli idrocarburi, agendo sul processo industriale e cercando nuove soluzioni; nella green chemistry, capendo come queste soluzioni possano andare nella direzione della riduzione degli impatti ambientali, aprendo le nostre competenze anche verso l’idrogeno come alternativa agli idrocarburi. Uno sforzo industriale che ha attivato un processo non solo ambientale ma anche di razionalizzazione, su climate change, circular economy, persone, innovazione, comunità a territori. Stiamo facendo lo sforzo di calare questi elementi nella struttura attraverso tavoli di lavoro che su questi temi lavorano in modo sinergico e interdipartimentale e che servono, in questo momento di transizione, a portare avanti nuove idee. Gli obiettivi sono chiari per noi: ridurre delle emissioni”.

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