Si avvicina il nuovo appuntamento con la rottamazione delle cartelle per oltre un milione di contribuenti.
Il 28 febbraio scade il termine per il versamento della rata prevista dal piano dei pagamenti per estinguere i debiti iscritti a ruolo, affidati all’agente della riscossione dal primo gennaio 2000 al 31 dicembre 2017, versando le somme dovute senza corrispondere le sanzioni e gli interessi di mora. Lo rende noto l’Agenzia delle Entrate e Riscossione. Per le multe stradali non si pagano gli interessi di mora e le maggiorazioni previste dalla legge.
Chi non rispetta i termini di scadenza delle rate perde i benefici della rottamazione.
Rottamazione ter, come pagare
È possibile pagare la rata della rottamazione ter alla propria banca, agli sportelli bancomat abilitati ai servizi di pagamento Cbill, con l’internet banking, agli uffici postali, nei tabaccai aderenti a Banca 5 SpA e tramite i circuiti Sisal e Lottomatica, sul portale http://www.agenziaentrateriscossione.gov.it e con l’App Equiclick tramite la piattaforma PagoPa oppure direttamente agli sportelli. Infine, è possibile effettuare il versamento mediante compensazione con i crediti commerciali non prescritti, certi, liquidi ed esigibili (c.d. crediti certificati) maturati per somministrazioni, forniture, appalti e servizi nei confronti della Pa.
Rottamazione ter, le prossime rate
Chi ha aderito alla rottamazione ter ha la possibilità di pagare quanto dovuto in massimo 18 rate in 5 anni, secondo la scelta effettuata in fase di adesione. Le prime due scadenze erano fissate a luglio e novembre 2019. Per le restanti rate, ciascuna di pari importo, i termini di scadenza sono fissati al 28 febbraio, 31 maggio, 31 luglio e 30 novembre di ogni anno.
Articolo originale di Quifinanza.it.