(Money.it) Due correttivi approvati al decreto bollette prevedono la possibilità di stralcio parziale delle cartelle fino a 1.000 euro e di rottamazione quater anche qualora il Comune non riscuota tramite l’Agenzia delle Entrate i debiti ma lo faccia in proprio o abbia affidato il recupero ad agenti di riscossione privati. Novità che permettono, quindi, ad un maggior numero di contribuenti di poter aderire alla nuova tregua fiscale anche se con tempistiche diverse rispetto alla generalità dei contribuenti.
Per permettere ai cittadini di aderire alla rottamazione o alla cancellazione automatica dei debiti, però, ora serve una delibera delle Regioni e degli enti locali che dovranno fissare le regole di accesso alla tregua fiscale.
Si allarga il raggio della rottamazione de dello stralcio cartelle
Attualmente sia la rottamazione che la cancellazione automatica dei debiti fino a 1.000 euro è possibile solo per i debiti recapitati dall’Agenzia delle Entrate Riscossione. Con i due emendamenti approvati, invece, si apre la possibilità anche per quei debiti che i Comuni e gli enti locali hanno affidato ad agenti di riscossione privati o che hanno deciso di riscuotere in proprio.
Si tratta di una novità che moltissimi cittadini attendevano perché erano rimasti tagliati fuori dalla tregua fiscale contenuta nella Legge di Bilancio 2023 proprio perché non avevano una cartella esattoriale iscritta a ruolo.
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