La scelta del rivestimento in bagno è cruciale, ma lo è anche quella di come posizionarlo, poiché influisce sull’estetica, sulla funzionalità e sulla durata nel tempo. Che si tratti di una ristrutturazione completa o di un semplice restyling, sapere dove fermarsi con le piastrelle può fare la differenza.
Standard Classico: fino a un terzo della parete
Uno degli standard più comuni è piastrellare fino a un terzo dell’altezza della parete. Questo approccio è spesso utilizzato in bagni più piccoli, dove si desidera mantenere un aspetto luminoso e arioso. Questo metodo è anche economico, poiché richiede meno materiali e può essere una scelta più semplice per le ristrutturazioni fai-da-te.
Mezza Parete: l’equilibrio perfetto
Un’altra opzione popolare è rivestire le piastrelle fino a metà parete, creando un equilibrio visivo tra la parte piastrellata e quella verniciata o con carta da parati. Questo metodo è utile quando si vuole proteggere le pareti dall’umidità ma mantenere una certa versatilità nel design. A metà altezza, c’è spazio per aggiungere dettagli decorativi come cornici o bordi.
Fino al soffitto: massima protezione
Per chi cerca massima protezione dall’umidità, soprattutto in bagni con docce o vasche, piastrellare fino al soffitto è l’opzione migliore. Questo approccio è comune negli hotel e nei bagni commerciali, dove la durabilità è fondamentale. Rivestire completamente le pareti con le piastrelle aiuta a prevenire muffe e infiltrazioni d’acqua, rendendo il bagno più facile da pulire e mantenere.
Altre considerazioni
Quando si decide l’altezza delle piastrelle, è importante considerare l’illuminazione e la ventilazione del bagno. In un bagno senza finestre, piastrellare fino al soffitto potrebbe creare un effetto claustrofobico, mentre piastrellare solo in parte potrebbe offrire più luce e un’atmosfera più aperta. Allo stesso tempo, l’uso di colori chiari e materiali riflettenti può aiutare a compensare l’effetto delle piastrelle su tutta la parete.