(Money.it) Riunione Bce 4 maggio: quali previsioni sul rialzo dei tassi?
L’Eurotower si avvicina al meeting con la certezza che il costo del denaro dovrà continuare a salire, poiché il lavoro della banca centrale non è ancora concluso. A interrogare gli analisti sulle aspettative è infatti l’entità dell’aumento: 25 o 50 punti base saranno decisi a Francoforte?
Con questo interrogativo, analisti ed esperti si preparano a uno degli incontri più importanti degli ultimi mesi. Le banche centrali sono diventate protagoniste assolute dell’economia globale nella loro lotta contro l’impennata record dell’inflazione. Con i prezzi ancora troppo volatili e l’instabilità bancaria che sta innervosendo gli Usa, il compito dei banchieri centrali è diventato sempre più difficile e insidioso.
Continuare a inasprire la politica monetaria, infatti, è necessario per riportare l’inflazione al target del 2% che appare ancora lontano. C’è ancora lavoro da fare, ha recentemente ribadito Lagarde. Tuttavia, la stretta al credito potrebbe diventare troppo onerosa per imprese e consumatori, bloccando la crescita e aprendo la strada alla recessione.
Senza contare che l’Eurozona è coinvolta nell’incertezza della guerra e una crisi energetica potrebbe acuirsi da un momento all’altro.
In questo contesto così ostico, le previsioni sulla riunione Bce del 4 maggio sono il tema centrale degli investitori. Cosa aspettarsi sui tassi: saliranno al 4%?
Riunione Bce 4 maggio: tutte le previsioni sul rialzo tassi
La Banca centrale europea si avvia ad alzare i tassi per la settima riunione consecutiva la prossima settimana, ma procederà con una mossa di 25 punti base, secondo 57 economisti su 69 interpellati da un sondaggio Reuters.
Se questa stima sarà confermata, ciò porterebbe il tasso sui depositi al 3,25%, in linea con le aspettative del mercato. Il tasso di interesse, invece, salirebbe al 3,75%.
L’inflazione core nella zona euro, una misura attentamente osservata che esclude i prezzi volatili di cibo ed energia, è scesa ad aprile per la prima volta da gennaio 2022, sebbene sia rimasta a un livello estremamente elevato del 7,3%, ha mostrato la lettura flash di Eurostat.
E un sondaggio della Bce sui prestiti di marzo ha rivelato che le banche stavano restringendo l’accesso al credito e che la domanda da parte dei mutuatari è crollata, determinando il ritmo più lento di crescita del credito alle famiglie dal 2018.
I dati di martedì hanno indicato che il più forte aumento degli oneri finanziari nella storia della Bce stava iniziando a pesare sull’economia. Questo sta convincendo alcuni analisti che il rialzo sarà di un quarto di punto.
“La Bce dovrebbe muoversi più cautamente da qui, c
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