Rito unico separazione e divorzio dall’1 marzo: cos’è, come funziona e perché conviene

Di Redazione FinanzaNews24 5 minuti di lettura
Wall Street

(Money.it) Dal 1° marzo entrano in vigore le riforme che riguardano il rito unico in tema di separazione e divorzio, con un anticipo di ben 4 mesi. Il decreto legislativo di attuazione della riforma Cartabia per quanto riguarda il processo civile, infatti, aveva fissato come scadenza il 30 giugno 2023. La legge di bilancio di quest’anno ha però modificato le disposizioni transitorie, con il risultato che parte della riforma entrerà in vigore con un grosso anticipo.

L’attuazione completa della riforma dovrebbe comunque avvenire intorno a dicembre 2024, dunque entro il 2025 si potrà assistere a tutti i cambiamenti che per il momento non sono ancora previsti, come quelli in tema di adozioni. Dal 1° marzo entrerà in vigore comunque la maggior parte delle innovazioni, compreso il rito unificato in tema di divorzio e separazione.

Questo anticipo permette quindi anche di valutare il risvolto pratico della riforma, così che possa essere attuata in maniera graduale. La nuova procedura, in particolare, riguarderà tutti i procedimenti di separazione e divorzio istituiti dal 28 febbraio 2023. Vediamo quindi cosa cambia.

Le dedizioni scritte servono per avere processi più veloci?

Una delle novità maggiori riguarda le dedizioni scritte. In sostanza, le parti dovranno produrre autonomamente degli scritti difensivi entro la prima udienza. Questo cambiamento riguarda quindi principalmente la difesa dei coniugi o partner in fase di separazione o divorzio e i genitori in causa per l’affidamento dei figli.

Si tratta di una modifica volta a ridurre i tempi dei procedimenti legali, con benefici non solo per le parti coinvolte, ma anche per l’ottimizzazione dell’intero sistema procedurale. Nonostante ciò, non mancano in merito le preoccupazioni, in particolare da parte degli avvocati. Uno dei requisiti delle dedizioni è la completezza, importante per raggiungere la soluzione più efficace e consona. Allo stesso tempo, scrivere preventivamente ogni piccolo motivo di contrasto potrebbe influire negativamente sulle soluzioni consensuali. Gli avvocati temono proprio che le cause più pacifiche, e dunque più brevi, diminuiranno sempre di più in vista di questo metodo, provocando perciò un allungamento medio delle tempistiche.

Allo stesso tempo, le dedizioni scritte dovrebbero assicurare anche una maggiore rapidità, proprio perché si renderebbe superflua la maggior parte degli accertamenti successivi. La preoccupazione legittima degli avvocati rappresenta quindi un risvolto possibile, anche se la separazione consensuale può essere altrettanto minata in fase giudiziale dalle liti e dall’inutile allungamento del percorso. Non resta che attendere la completa attuazione per capire se questi aspetti riusciranno a compensarsi. In ogni caso, è evidente che riguardo alle questioni reddituali e al piano genitoriale si tratta di un metodo, perlomeno sulla carta, per velocizzare e garantire l’oggettività dei criteri di valutazione.

Tribunale unificato per il rito unico per separazione e divorzio, cos’è

L’innovazione principale della riforma Cartabia, che raggiungerà la piena funzionalità nel 2025, è l’introduzione di un tribunale unico per le famiglie, il quale si occuperà di tutti i procedimenti altrimenti affidati ai tribunali per i minori e, più in generale, di tutte le cause riguardanti le famiglie e lo stato delle persone.

Il tribunale per i minorenni sarà dunque soppresso, in favore dell’inserimento del tribunale unificato. In particolare, il tribunale della famiglia sarà composto da una sezione distrettuale in ciascuna sede di corte d’appello o sezione di corte d’appello, oltre alle sezioni circondariali costituite presso ogni sede di tribunale ordinario.

Nel dettaglio, le sezioni circondariali si occuperanno delle competenze finora affidate al tribunale dei minorenni o al giudice cautelare, tra cui:

  • Decadenza della potestà genitoriale.
  • Riconoscimento dei figli.
  • Azioni promosse dai nonni per avere rapporti con i nipoti.
  • Affido temporaneo dei minori.
  • Autorizzazione al matrimonio dei minori.
  • Amministrazione del patrimonio del minore.
  • Procedimenti con oggetto richiesta di d

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