(QuiFinanza.it) Cos’è la ritenuta d’acconto e a cosa serve? È, in estrema sintesi, una trattenuta fiscale che viene effettuata direttamente dal sostituto d’imposta – un datore di lavoro o un committente, nel caso di un libero professionista – sugli eventuali importi che vengono erogati ad un determinato soggetto. La trattenuta viene effettuata per nome e per conto di un’autorità fiscale. Il sostituto d’imposta provvede a trattenere una parte del pagamento ed anticipa al fisco le tasse del dipendente o del professionista.
Ma perché viene effettuata la ritenuta d’acconto? Il sostituto d’imposta, che effettua questa trattenuta e successivamente la versa all’erario, è tenuto, per legge, ad effettuare il pagamento delle imposte in relazione a manifestazioni di capacità contributiva relative ad un altro soggetto, in questo caso il sostituito. Questo meccanismo, un po’ macchinoso e complesso, prevede che il sostituto d’imposta, nel momento in cui corrisponde dei compensi a dei prestatori di lavoro dipendente od autonomo, deve trattenere la somma da versare direttamente all’erario.
Lo scopo della ritenuta d’acconto
La ritenuta d’acconto, nella maggior parte dei casi, viene trattenuta quando si viene a generare un reddito da lavoro dipendente o autonomo. Invece di costringere un contribuente a versare il proprio debito fiscale in un’unica soluzione, i committenti provvedono a trattenere una piccola parte del reddito nel corso dell’anno. Questa operazione, il più delle volte, è utile a ridurre la responsabilità fiscale delle imprese e dei lavoratori, nel momento in cui devono pagare le tasse. In un certo senso è possibile affermare che la ritenuta d’acconto corrisponde alla responsabilità dell’imposta sul reddito nel momento in cui si andrà ad effettuare la dichiarazione dei redditi.
Sono diverse le motivazioni per le quali viene utilizzata la ritenuta d’acconto. Tra queste ci sono:
- assicurare che le imposte dovute siano pagate: la trattenuta viene versata al fisco direttamente dal sostituto d’imposta. Questo assicura all’erario che il soggetto ricevente abbia pagato almeno una parte delle tasse;
- semplificazione degli adempimenti fiscali: grazie alla ritenuta d’acconto viene semplificato il calcolo ed il pagamento delle imposte, questo perché il datore di lavoro provvede a trattenere la somma e la vera all’erario;
- si riduce il rischio di evas
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