La tutela del bilancio dello Stato e il corretto svolgimento delle funzioni amministrative, nonché il controllo della gestione delle risorse relative al PNRR, al fine di evitare frodi, sprechi e conflitti di interesse: questo il ruolo della Corte dei Conti , confermato in occasione dell’evento dedicato ai 160 anni dalla nascita dell’ente, svoltosi a Torino.
Verifica e valuta l’attuazione dei programmi di spesa previsti dal PNRR, secondo canoni di efficacia, efficienza e velocità delle azioni da mettere in atto
I fondi PNRR per l’Italia ammontano a quasi l’11% del PIL nazionale calcolato nel 2021, e ad un certo punto è stato concesso il 64% come prestito rimborsabile: si tratta di un totale di 123 miliardi di euro su un totale di 191 miliardi di euro. Finora l’Italia ha ricevuto quasi 46 miliardi di dollari in tranche basate su pietre miliari che, tuttavia, sono state parzialmente ridotte negli ultimi mesi, quindi ora stiamo iniziando a fare molto del lavoro.
Il ruolo nazionale ed europeo, soprattutto per quanto riguarda la tutela dei vincoli di finanza pubblica e il monitoraggio dell’utilizzo delle risorse stanziate dall’UE per affrontare le criticità post-pandemia, svolge un ruolo di raccordo tra le funzioni legislativa ed esecutiva in un contesto di perequazione decisione sull’insieme dello Stato e delle regioni, attestando la correttezza della gestione amministrativa e contabile, le principali difficoltà in termini di concreta realizzazione dei progetti.
I fondi del PNRR per lo svecchiamento digitale della PA
Le ragioni sono molteplici, ma tra queste spicca la mancanza di personale competente nelle pubbliche amministrazioni locali, nonostante i neoassunti siano finanziati con fondi PNRR per aggiornare digitalmente la PA e svolgere compiti.
Se i ritardi si accumulano, c’è il rischio di andare persi, i progetti ammissibili al finanziamento rischiano di non essere completati in tempo, creando effetti a cascata in tutto il paese.