Riscatto contributivo e pace contributiva: le novità della Manovra 2024

Di Barbara Molisano 3 minuti di lettura
Tasse

La Manovra 2024 ha ripristinato l’opzione di riscatto dei periodi non coperti da contribuzione per il biennio 2024/2025, seguendo le linee già tracciate dal Decreto legge n. 4 del 2019, che aveva introdotto questa possibilità per il triennio 2019/2021. La recente Circolare Inps n. 69 del 29 maggio offre un quadro chiaro delle modalità operative e fornisce le informazioni essenziali a tutti coloro che sono interessati a beneficiare di questa opportunità a partire dal 1° gennaio 2024 fino al 31 dicembre 2025.

Eleggibilità al riscatto dei contributi

Il diritto al riscatto è concesso agli iscritti all’Assicurazione generale obbligatoria (AGO) per invalidità, vecchiaia e superstiti (IVS) dei lavoratori dipendenti, nonché a coloro che sono affiliati a forme sostitutive o esclusive dell’AGO, alle gestioni speciali dei lavoratori autonomi e alla Gestione separata. È fondamentale che i richiedenti non abbiano maturato anzianità contributiva al 31 dicembre 1995 e che non siano già beneficiari di pensione.

Per accedere a questo beneficio, è necessario essere iscritti a uno dei regimi previdenziali sopra menzionati e aver versato almeno un contributo obbligatorio prima di inoltrare la domanda di riscatto. I lavoratori che hanno iniziato la loro carriera contributiva dopo il 1° gennaio 1996 sono i principali destinatari di questa misura. Qualsiasi contribuzione antecedente a questa data, se scoperta, comporta l’annullamento del riscatto e la restituzione delle somme versate, senza alcun riconoscimento di interessi.

Modalità di riscatto e presentazione della domanda

Un altro requisito imprescindibile è l’assenza di un trattamento pensionistico diretto al momento della domanda. Inoltre, è importante notare che la pensione, se calcolata anche con i periodi riscattati, non può essere liquidata prima della data di presentazione della domanda di riscatto. I periodi riscattabili sono limitati a un massimo di cinque anni, possono essere non consecutivi, e devono essere collocati tra il primo contributo accreditato e il 31 dicembre 2023.

La presentazione della domanda di riscatto deve avvenire tra il 1° gennaio 2024 e il 31 dicembre 2025. Possono presentare la richiesta non solo il diretto interessato ma anche i suoi superstiti o i parenti entro il secondo grado, purché sia ottenuto il consenso del beneficiario. In mancanza di tale consenso, la domanda non sarà considerata valida.

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