(Money.it) L’attenzione dei crypto trader e degli investitori si concentra su Ripple a causa della battaglia legale promossa nel 2020 dalla Securities and Exchange Commission (SEC) contro Ripple Labs, lo sviluppatore della blockchain di Ripple.
La giudice Analisa Torres ha emesso una decisione a favore di Ripple Labs, confermando che XRP, una delle criptovalute più capitalizzate e rinomate nel mondo decentralizzato, non può essere considerata una security, almeno per quanto riguarda le vendite secondarie. Allo stesso tempo, le considerazioni della SEC sembrano essere state riconosciute corrette quando XRP viene venduto agli investitori istituzionali, in conformità con le condizioni dell’Howey Test.
Ripple non è una security: le conseguenze nel mondo crypto
Sia Ripple Labs che la SEC hanno motivi di «festeggiare» per il momento: questa soluzione legale libera gli exchange da vincoli potenziali nella negoziazione di asset sulle loro piattaforme per il pubblico retail, ma allo stesso tempo pone ostacoli agli investitori tradizionali. Exchange come Coinbase, Kraken e Bitstamp hanno riaperto le negoziazioni su XRP e il pubblico dei trader crypto ha reagito acquistando in modo mass
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