Rinnovabili, comunità energetiche e famiglie: arrivano altri incentivi

Di Antonia De La Vega 4 minuti di lettura
fotovoltaico

Incentivi rinnovabili per autoconsumo con impianto fotovoltaico e per le comunità energetiche: liberati fondi per il 2023.

Viene erogato un nuovo contributo alle famiglie a basso reddito a fronte di elevati costi energetici attraverso il trasferimento di 200 milioni dal Fondo di sviluppo e coesione al Fondo nazionale per il reddito energetico.

I cittadini a basso reddito potranno installare gratuitamente i pannelli fotovoltaici, utilizzando l’energia prodotta per il proprio autoconsumo, oltre a vendere l’energia in eccesso al gestore. Lo ha annunciato la viceministra dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Vannia Gava:
Si tratta di risorse che, attraverso le Regioni ei Comuni, saranno utilizzate per sostenere l’autoconsumo energetico dei cittadini più bisognosi, favorendo al tempo stesso la diffusione delle fonti rinnovabili.

Lo stanziamento dei fondi è stato deciso nell’ultima riunione del CIPESS (Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica e lo Sviluppo Sostenibile), la struttura finanziaria del MASE (ex MiTE).

Comunità energetiche: contributi PNRR
risorse rinnovabili

Nei giorni scorsi il ministro dell’Ambiente, Pichetto Fratin, ha annunciato che l’Italia è riuscita ad ottenere il via libera dalla Commissione Europea per utilizzare i 2,2 miliardi di dollari della misura contenuta nel PNRR per stimolare le comunità energetiche attraverso un contributo ad una non -fondo rotativo statale, piuttosto che attraverso un prestito agevolato. La firma dell’ordine esecutivo è prevista per l’inizio del 2023.

Picetto Fratin ha detto al Parlamento che è in via di definizione non solo il decreto sull’attuazione della costruzione delle fonti energetiche rinnovabili, ma anche il tanto atteso decreto RES2 per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili diverse dal fotovoltaico, come la geotermia, il solare termodinamico . e biogas. Decreto per la promozione delle comunità energetiche e l’autoconsumo.

Autoconsumo collettivo e le comunità energetiche

Il documento da concordare definisce i criteri e le modalità di incentivazione finalizzati a promuovere la realizzazione di impianti inseriti in comunità energetiche, sistemi di autoconsumo collettivo e sistemi di autoconsumo individuale, nonché promuovere dinamiche di realizzazione di impianti con processi partecipativi e ascendenti logica.

Il disegno di legge si riferisce, in primo luogo, agli impianti di energia rinnovabile ammessi in deroga, che sono in esercizio dopo l’entrata in vigore del decreto e sono inseriti in configurazioni che prevedono l’utilizzo della sottostante rete di distribuzione esistente alla stessa primaria sottostazione:

Sistemi per l’autoconsumo individuale di energia rinnovabile a distanza: sistemi che consentono l’autoconsumo a distanza di energia elettrica rinnovabile da parte di un utente finale senza ricorrere alla linea diretta, ovvero utilizzando la rete di distribuzione esistente per collegare siti di produzione e luoghi di consumo , ai sensi dell’articolo 30, comma 1, lettera a), punto 2.2, del decreto legislativo n. 199 a partire dal 2021;

Impianti collettivi di autoconsumo da fonti rinnovabili: impianti realizzati da associazioni di autoconsumatori che agiscono collettivamente ai sensi del comma 2 dell’articolo 30 del D.Lgs. n. 199 a partire dal 2021;

Comunità ad energia rinnovabile: impianti realizzati da utenti finali ai sensi dell’art. 31 del D.Lgs. n. 199 a partire dal 2021.

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