Rinnovabili: a marzo 2023 le richieste per il bonus 11 Ottobre 2022

Di Valentina Ambrosetti 2 minuti di lettura
rinnovabili in Italia

Definite con regolamento sottoscritto, il 11 ottobre 2022, dal Direttore dell’Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini, le modalità, le condizioni per la presentazione e il contenuto dell’istanza per il riconoscimento di un credito d’imposta relativo alle spese sostenute nel 2022 per l’installazione di sistemi integrati di accumulo nelle centrali elettriche che operano da fonti rinnovabili. Le domande sono aperte dal 1 al 30 marzo 2023. Il modello e le istruzioni sono disponibili anche online.

Trattasi di un credito d’imposta previsto dalla legge di bilancio per il 2022 (articolo 1, comma 812 della legge n. 25 bis, D.Lgs. n. 91/2014).

Per il 2022 l’immobile è iscritto nel limite di spesa generale di 3 milioni di euro

Il Decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze del 6 maggio 2022 ha determinato le modalità di fruizione dei benefici.

La richiesta prevista dalla normativa odierna è presentata esclusivamente per via telematica, direttamente dagli interessati o tramite il responsabile della trasmissione delle dichiarazioni, tramite il servizio web disponibile nell’area protetta del sito dell’Agenzia delle Entrate.
Il periodo di presentazione della domanda va dal 1° al 30 marzo 2023. La domanda deve indicare l’importo delle spese ammissibili sostenute tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2022.

Rinnovabili: come fare la domanda ?

Al fine di rispettare il limite delle risorse stanziate, l’Agenzia delle Entrate dello Stato, entro dieci giorni dalla scadenza del termine per la presentazione della domanda, detterà il provvedimento secondo il quale comunicherà la percentuale del bonus effettivamente utilizzata da ciascuno in relazione alla quantità richiesta. L‘importo dovuto è determinato dal rapporto tra le risorse disponibili (3 milioni di euro) e l’importo totale dei costi ammissibili indicato nelle domande.

L’importo conferito potrà essere utilizzato nella dichiarazione dei redditi corrispondente al periodo d’imposta in cui sono state sostenute le spese deducibili. L’eventuale importo non utilizzato può essere utilizzato nei periodi fiscali successivi.

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