Con il 730, il calcolo delle imposte dovute dal contribuente viene calcolato in base al reddito percepito e alle detrazioni fiscali riconosciute.
L’Agenzia delle Entrate mette i risultati contabili dei 730 (ovvero i modelli 730-4) disponibili per gli agenti alla fonte, entro 10 giorni dal ricevimento.
I rimborsi derivati dal modello 730 saranno erogati con il primo stipendio utile, a partire dal mese successivo al mese in cui il datore di lavoro ha ricevuto il prospetto di liquidazione. Le stesse scadenze si applicano ai contribuenti che chiudono il modello di debito 730.
Anche per le pensioni, l’INPS e tutte le istituzioni pensionistiche effettueranno operazioni di credito (o debito) a partire dal secondo mese successivo alla ricezione del prospetto di regolamento.
Come stabilito nelle Istruzioni ministeriali modello 730, a partire dalla compensazione di luglio, il datore di lavoro o l’istituzione deve effettuare rimborsi relativi all’imposta sul reddito delle persone fisiche e al tasso forfettario o mantenere le somme o le commissioni (se avete richiesto la riprogrammazione), a causa del pagamento e della prima rata all’imposta sul reddito delle persone fisiche e all’imposta forfettaria, un’imposta aggiuntiva regionale e comunale aggiuntiva, un deposito del 20 percento su determinati redditi soggetti a imposte separate, depositare l’imposta sul reddito comunale aggiuntiva.
Il pagamento del debito o il rimborso del credito di ogni individuo o imposta aggiuntiva non verrà effettuato se l’importo risultante dalla dichiarazione è pari o inferiore a 12 euro.
Nel caso dei pensionati, queste operazioni vengono generalmente eseguite dal mese di agosto o settembre (anche se la quota è stata richiesta).
Se la remunerazione pagata nel mese è insufficiente, la parte residua, più gli interessi previsti dall’ipotesi di inadempienza, saranno trattenuti nei mesi successivi fino alla fine del periodo d’imposta.
Le stime delle entrate interne possono eseguire verifiche sul 730 archiviato, entro quattro mesi dalla scadenza di deposito o dalla data di trasmissione, se successiva alla data di interruzione. Il rimborso dovuto alla fine delle operazioni di controllo preventivo è pagato dalle entrate entro il sesto mese successivo al termine per la trasmissione della dichiarazione, o dalla data della trasmissione, se è trascorso questo periodo.
Dichiarazione di imposta e rimborso Irpef: le novità del 2020
A partire da quest’anno, verrà presentato un nuovo momento per gli adeguamenti di Irpef e, per coloro che beneficeranno dell’assistenza fiscale (probabilmente ancora la maggior parte dei contribuenti), i tempi per ricevere i rimborsi di Irpef sono collegati ai termini entro i quali il Caf, i professionisti e il sostituto, deve trasmettere all’Agenzia delle Entrate il risultato finale della dichiarazione fiscale, in particolare:
Ecco le scadenze utili
- entro il 15 giugno per le dichiarazioni presentate (dal contribuente) entro il 31 maggio;
- prima del 29 giugno, per quelli presentati dall’1 al 20 giugno;per il 23 luglio, per quelli presentati dal 21 giugno al 15 luglio;
- per il 15 settembre, per quelli presentati dal 16 luglio al 31 agosto;
- prima del 30 settembre, per quelli presentati dal 1 al 30 settembre.
Pertanto, i rimborsi risultanti dal risultato 730 saranno erogati nel primo stipendio utile, a partire dal mese successivo al mese in cui il datore di lavoro ha ricevuto il prospetto di liquidazione. La stessa regola si applica se viene spedito il Modello 730 precaricato.
Per i contribuenti che presentano il modello 730/2020 con un risultato creditizio prima dell’ultima data di scadenza del 30 settembre 2020, i rimborsi possono arrivare dall’ottobre 2020. L’invio del modello 730 a settembre comporterà un ulteriore rinvio della data a partire dalla quale l’agente alla fonte , o direttamente le entrate interne, avvieranno le operazioni di rimborso e gli oneri fiscali di Irpef.