Rimborsi da 730 con e senza sostituto d’imposta

Di Antonia De La Vega 2 minuti di lettura
Wall Street

Il rimborso o l’addebito fiscale con la busta di paga per lavoratori che con lo stipendio di luglio o agosto non hanno avuto il conguaglio IRPEF, a debito o a credito, derivante dalle risultanze del modello 730, lo riceveranno il prossimo mese

Anche quando LE Pubbliche Amministrazioni effettuano l’adempimento in tempo, può  capitare di ricevere il rimborso delle tasse nella busta paga successiva. Mentre per chi invia il 730 precompilato la differenza la fa la data di invio: per un conguaglio tempestivo è fondamentale non attendere nella trasmissione del modello. Per chi ha l’INPS come sostituto d’imposta, infine, ricordiamo che dal 2020 le risultanze contabili (trattenute e rimborsi da effettuare) arrivano direttamente dall’Agenzia delle Entrate e non più da CAF e professionisti. Chi invece non ha un sostituto d’imposta e ottiene l’accredito su IBAN dall’Agenzia delle Entrate deve aspettare fino a sei mesi dal termine ultimo previsto per la trasmissione della dichiarazione.

Restano infine valide le regole per coloro che chiedono rimborsi fiscali da 730 superiori ai 4mila euro annui: in questo caso i tempi sono più lunghi perché l’Agenzia delle Entrate può effettuare controlli prima di procedere all’approvazione del rimborso. In questo caso, i tempi possono slittare fino a 4 mesi dal termine ultimo previsto per la trasmissione, oppure dalla data d’invio in caso di ritardo rispetto alla scadenza.

Nella stragrande maggioranza  dei casi, il ritardo è dovuto allo slittamento delle scadenze per la presentazione della dichiarazione dei redditi.  Il Covid ha prorogato a fine settembre la data ultima per l’invio delle dichiarazioni, con la conseguenza che i modelli non ancora trasmessi non possono essere conguagliati. Il ritardo potrebbe essere anche dovuto al momento in cui ha effettuato l’invio il CAF o il professionista a cui il contribuente si è rivolto. In ogni caso, arriverà nel successivo mese. E’ dunque più facile che le imprese siano riuscite a procedere alla liquidazione delle somme dovute quando la dichiarazione dei redditi è stata presentata prima.

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