(Money.it) Nel 2023 verranno approvati uno o più provvedimenti che andranno a riformare il Reddito di cittadinanza, nonché a riorganizzare le misure di contrasto alla povertà.
Una prima misura verrà approvata già nelle prossime settimane: con carattere d’urgenza, infatti, il governo ha necessità di ripristinare il reato di appropriazione indebita del Reddito di cittadinanza, e le relative sanzioni, cancellato per errore con la legge di Bilancio 2023. Possibile che con lo stesso decreto vengano introdotte novità lato formazione sulla quale il governo intende puntare con convinzione per garantire un futuro lavorativo a quegli occupabili che perderanno il Reddito di cittadinanza tra agosto (alla scadenza dei 7 mesi di percezione nel 2023) e il prossimo gennaio (quando l’intera misura verrà abrogata).
Un secondo passaggio, il più importante, ci sarà probabilmente con la legge di Bilancio 2024: sarà con la manovra, infatti, che il governo fisserà i principi per la riforma delle misure di contrasto alla povertà, prevedendo un nuovo sostegno che – stando alle dichiarazioni dell’Esecutivo – riguarderà solamente le persone che non sono nella condizione di poter lavorare.
Riforma Reddito di cittadinanza, nuovo decreto in arrivo
Come abbiamo già avuto modo di spiegare, il governo ha commesso un errore con la legge di Bilancio 2023 nella parte in cui dal 1° gennaio 2024 abroga l’intera parte del decreto n. 4 del 2019 riferita al Reddito di cittadinanza, quindi all’articolo 1 al 13.
Compreso l’articolo 7, in cui viene disciplinata la fattispecie di reato di appropriazione indebita de
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