(QuiFinanza.it) Pochi giorni dopo la presentazione della riforma fiscale che il governo ha in mente, con riduzione da quattro a tre scaglioni sull’Irpef, arriva la bocciatura da parte delle sigle sindacali, che hanno incontrato l’esecutivo nella giornata di mercoledì 14. Cgil, Cisl e Uil, di nuovo compatti, bocciano l’impianto della riforma, contestando innanzitutto il metodo ma anche il merito.
Qui la riforma fiscale e chi ci guadagnerebbe.
La riforma torna ad unire i sindacati
I sindacati non ci stanno: finora, attaccano, e a 48 ore dalla convocazione del Cdm non c’è stato un confronto “vero”, ma solo una “informativa”. E, in assenza di risposte, non solo sul fisco ma anche sugli altri temi aperti – dalle pensioni alla sicurezza sul lavoro – si dicono pronti a valutare iniziative di mobilitazione. Compresa la Cisl. Dopo lo sciopero di Cgil e Uil i loro rapporti erano rimasti più freddi. Ora le posizioni riconvergono verso l’unità di azione.
Sbarra (Cisl): “Governo risponda a nostre priorità o mobilitazione
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