(QuiFinanza.it) Supera l’esame della Camera il testo della riforma fiscale 2023. Con 187 voti favorevoli l’Aula ha approvato uno dei cavalli di battaglia del governo Meloni. 97 i contrari e 6 gli astenuti. Alla maggioranza, che ha votato compatta, si sono uniti Azione di Carlo Calena e Italia Viva di Matteo Renzi. La palla passa ora al Senato, con l’obiettivo di approvare il testo entro l’estate.
Uno dei pilastri della riforma fiscale è la revisione dell’Imposta sul reddito delle persone fisiche. Le aliquote Irpef vengono rimodulate, nella prospettiva di applicare un giorno l’aliquota unica.
Le aliquote Irpef passano da 4 a 3:
- 23%, per i redditi fino a 28mila euro;
- 35%, per i redditi oltre 28mila euro e fino a 50mila euro;
- 43%, per i redditi oltre 50mila euro.
In pratica, rispetto alla situazione attuale, si è scelto di accorpare i primi due scaglioni di reddito (15mila euro e 28mila euro) e di applicargli quella che era l’aliquota del primo scaglione (23%).
Inevitabile conseguenza della riforma sarà una rimodulazione delle detrazioni fiscali.
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