(Money.it) Nella partita per la riforma del Patto di Stabilità la Germania insiste, chiedendo di inserire regole sulla spesa degli Stati membri e sulla riduzione concreta del rapporto debito/Pil. Il governo del socialdemocratico di Olaf Scholz, su spinta soprattutto del partito liberale, in maggioranza, vuole infatti limitare i tentativi di riformare in senso progressista dal punto di vista della politica economica il noto trattato.
Contro queste posizioni sono sulle barricate diversi Paesi, a partire dall’Italia di Giorgia Meloni che le considera dei veri e propri rigurgiti d’austerity. Per questo il governo, assieme a quello spagnolo e francese in primis, cercano di ammorbidire queste posizioni, puntando a dare concessioni a Berlino sulla materia degli aiuti di Stato per contrastare il piano green degli Usa, soprannominato Ira.
La partita di Meloni, però, si intreccia al braccio di ferro con gli altri grandi Paesi Ue sui migranti, con l’esecutivo che vuole spingere l’Unione europea a farsi più carico del problema, mentre viene invece isolata dalle altre cancellerie.
Patto di Stabilità, la Germania vuole più rigidità sul debito
La Germania chiede precisamente che in aggiunta alle regole sulla spesa pubblica nella riforma del Patto di stabilità si garantisca una riduzione concreta del rapporto debito/Pil.
Questo potrebbe essere fatto introducendo una “disposizione di salvaguardia” con un calo minimo vincolante ogni anno. Il limite minimo potrebbe essere che il rapporto tra debito e Pil debba calare di almeno 1 punto percentuale ogni anno per tutti gli Stati membri con un debito elevato e di almeno lo 0,5% per quelli con un debito pubblico oltre al limite del 60%.
Tutte le proposte del governo tedesco
La richiesta di modifiche è contenuta in un documento tecnico inviato dal governo tedes
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