(QuiFinanza.it) La riforma del catasto è un nodo politico molto complesso, al punto che a marzo del 2022 aveva quasi portato alla caduta del governo Draghi. L’Unione europea chiede con insistenza all’Italia questo intervento, osteggiato con decisione da Lega e Forza Italia durante l’ultima amministrazione. Eppure, nonostante tutto ciò, la riforma del catasto è presente nel Def, Documento di economia e finanza, del governo Meloni. La sua presenza, però, non è affatto garanzia di realizzazione.
Riforma del catasto: gli ostacoli
A nulla sono servite i ripetuti “suggerimenti” da Bruxelles, l’Italia non ha ancora trovato un accordo interno per la riforma del catasto. Una prospettiva che si fa decisamente lontana, considerando come oggi al governo ci sia Giorgia Meloni, il cui partito è tra i principali oppositori.
Nonostante ciò, però, la manovra è presente nel suo primo Def, ma ci sono degli elementi che lasciano intendere come non si abbia intenzione di procedere realmente.
A lasciarlo pensare sono alcuni elementi, uno più chiaro dell’altro. All’interno del Documento di economia e finanza del governo Meloni si può leggere come si intenda “adottare e attuare adeguatamente la legge delega sulla riforma fiscale per ridurre ulteriormente le imposte sul lavoro e aumentare l’efficienza del sistema”.
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