Revocato il sequestro da 249 milioni sui servizi extra di Tim

Di Francesca Parisi 2 minuti di lettura
Telecomunicazioni

Il Tribunale del riesame di Milano ha emesso una decisione significativa nel caso del sequestro preventivo da quasi 249 milioni di euro nei confronti di Tim. La società era stata coinvolta in un’inchiesta per una presunta truffa legata a servizi extra a pagamento. Le giudici Savoia, Galli e Ambrosino hanno deciso di annullare il sequestro preventivo e di disporre la restituzione della somma sequestrata alla società Tim. La società è stata assistita dall’avvocata Paola Severino, che ha difeso con successo i suoi interessi.

Le motivazioni della decisione

Secondo quanto emerso dall’inchiesta condotta dalla procura di Milano, la presunta truffa riguardava il periodo 2017-2020. Migliaia di utenti di Tim si sarebbero visti addebitare importi non dovuti per attivazioni indebite dei Servizi a valore aggiunto (Vas) sui propri cellulari. Anche alle sim usate tra macchine per lo scambio di dati come gli impianti di allarme e i sistemi di domotica.

Il maxi sequestro annullato

Il sequestro preventivo da quasi 249 milioni di euro era stato disposto lo scorso 8 febbraio su richiesta dell’aggiunto Eugenio Fusco e del sostituto Francesco Cajani, dalla gip Patrizia Nobile. Tuttavia, il Tribunale del riesame di Milano ha deciso di annullare il sequestro, restituendo la somma alla società Tim.

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