Revisione 2022: principali asset class

Di Alessio Perini 4 minuti di lettura
Wall Street

Parradee Kietsirikul/iStock tramite Getty Images

Respingere l’asset allocation come inefficace è diventato popolare in alcuni circoli negli ultimi anni, ma l’accusa è palesemente falsa. Le prove del contrario sono particolarmente evidenti nel 2022, che è sulla buona strada per dispensare un insolito vasta gamma di rendimenti per l’anno solare che è quasi esaurito. L’implicazione: l’opportunità è stata insolitamente alta nel regno dell’asset allocation.

Considera come le principali classi di attività si accumulano su base annuale, sulla base di una serie di ETF proxy. Lo spread tra i migliori e i peggiori fondi è di ben 49 punti percentuali! Se la variazione dei risultati è sinonimo di opportunità, l’anno che sta per concludersi è stato ricco di potenzialità.

Le materie prime registreranno di gran lunga il guadagno più forte nel 2022 per le principali asset class. L’iShares S&P GSCI Commodity-Indexed Trust (GGS) è salito di oltre il 23% quest’anno fino alla chiusura di venerdì (23 dicembre). Impressionante, ma non dimentichiamo che la performance calda di quest’anno segue un aumento ancora più forte dello scorso anno per le materie prime scritte in grande. Il punto chiave: la decisione di allocare o meno in materie prime, probabilmente spiega molto sulla performance dei portafogli multi-asset quest’anno.

All’estremo opposto: i fondi comuni di investimento immobiliare (REIT) statunitensi, che hanno subito un duro colpo nel 2022 e sono destinati a registrare la perdita più profonda per le principali classi di attività nell’anno solare in rapida dissolvenza. Vanguard Real Estate Index Fund (VNQ) è sott’acqua del 26% fino alla chiusura delle contrattazioni della scorsa settimana.

Come ricorda la tabella sopra, quest’anno la maggior parte dei mercati mondiali sta registrando perdite. Oltre alle merci, solo contanti (SHV) ha ingannato gli orsi nel 2022, anche se modestamente.

Questi risultati influenzeranno l’anno a venire? Ottima domanda. Sfortunatamente, il futuro non è meno opaco alla fine di dicembre rispetto al debutto di gennaio. Ma questa non è una scusa per ignorare l’asset allocation. La storia non è una sfera di cristallo, ma è comunque utile, specialmente se combinata con altri parametri, come la valutazione, lo slancio e vari tipi di analisi macro.

Nei restanti giorni dell’anno, esaminerò i risultati del 2022 fino ad oggi a un livello più granulare. Obiettivo di domani: i rendimenti dei fattori azionari USA.

Nota dell’editore: I punti riassuntivi per questo articolo sono stati scelti dagli editori di Seeking Alpha.

Questo articolo è stato scritto da

James Picerno è un giornalista finanziario che scrive di finanza e teoria degli investimenti da più di vent’anni. Scrive per riviste di settore lette da professionisti finanziari e consulenti finanziari. Nel corso degli anni, ha scritto per il Wall Street Journal, Barron’s, Bloomberg Markets, Mutual Funds, Modern Maturity, Investment Advisor, Reuters e il suo popolare blog finanziario, The CapitalSpectator. Visita: The Capital Spectator (www.capitalspectator.com)

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