Regioni e azioni di politiche attive del lavoro

Di Antonia De La Vega 3 minuti di lettura
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Risorse che si aggiungono a quelle messe stabilmente a disposizione delle Regioni a decorrere dal 2021 per l’assunzione di 11.600 nuovi operatori nei CPI, che sono 464 milioni di euro annui.

Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e INPS per allocare risorse in ciascuna Regione che possano sostituire la cassa integrazione in deroga: si tratta di circa 323 milioni di euro complessivi, che con apposito decreto del 4 agosto sono rientrati nella disponibilità degli enti e possono quindi essere destinate ad azioni di politiche attive del lavoro.

Si tratta di risorse che si aggiungono a quelle che il Governo ha stanziato con il PNRR (4,4 miliardi di euro della Missione 5) e REACT-EU (500 milioni di euro). Nella Missione 5 del PNRR – ha commentato il ministro del Lavoro, Andrea Orlando – è inserito anche il Piano di rafforzamento dei Centri per l’impiego (prevista per settembre) che, insieme alle risorse stanziate nel bilancio nazionale, ammontano a oltre 1 miliardo di euro

Riparto fondi residui
Abruzzo € 35.156.187,00
Campania € 132.788,00
Emilia-Romagna € 24.563.984,00
Friuli-Venezia Giulia € 16.916.210,00
Lazio € 41.928.913,00
Liguria € 15.000.000,00
Lombardia € 200.890,00
Marche € 26.751.831,00
Molise € 3.101.971,00
Piemonte € 3.741.521,00
Puglia €38.007.226,88
Sicilia € 33.300.896,00
Toscana € 53.797.136,00
Umbria € 20.133.945,00
Valle d’Aosta € 892.615,00
Veneto € 9.275.059,00

La prima componente della Missione 5 del Recovery Plan, dedicata alle politiche attive del lavoro, si articola in due grandi filoni di intervento: politiche attive del lavoro e sostegno all’occupazione, con una spesa complessiva di 6,01 miliardi di euro; il Servizio civile universale, per un importo di 650 milioni.

Vengono previsti due interventi di riforma, sul tema delle politiche attive e della formazione e relativamente al Piano Nazionale per la lotta al lavoro sommerso. Gli investimenti riguarderanno in particolare:il potenziamento dei centri per l’impiego, la creazione di imprese femminili, il sistema di certificazione della parità di genere e il sistema duale.
Con l’intervento di potenziamento dei centri per l’impiego il Recovery Plan punta a rafforzare, dal punto di vista infrastrutturale e tecnologico, le strutture pubbliche esistenti come punti di riferimento fondamentali sul territorio,

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