L’Agenzia delle Entrate ha rilasciato il nuovo Provvedimento numero 213637 il 30 aprile, introducendo importanti modifiche alla disciplina delle imprese estere controllate (CFC). Questo aggiornamento, parte della più ampia Riforma Fiscale, mira a semplificare la gestione fiscale delle controllate estere attraverso un regime opzionale di tassazione sostitutiva.
L’introduzione del regime opzionale per le CFC rappresenta un cambiamento significativo rispetto alla prassi precedente, che richiedeva un confronto dettagliato tra la tassazione effettiva all’estero e quella potenziale in Italia.
Il nuovo regime consente alle società controllanti di optare per una tassazione alternativa, evitando così complicazioni e riducendo gli oneri amministrativi.
Per aderire a questo regime, le società controllate devono soddisfare specifici requisiti. Primo tra questi è la generazione di oltre un terzo dei loro proventi da “passive income”, come definito dall’articolo 167 del TUIR. Inoltre, è necessario che i loro bilanci siano soggetti a revisione e certificazione da parte di professionisti autorizzati nel paese di localizzazione. Questi documenti devono poi essere utilizzati dal revisore della società controllante per la valutazione del bilancio annuale o consolidato.
Modalità di esercizio dell’opzione
La decisione di adottare l’imposta sostitutiva deve essere manifestata tramite il quadro FC della dichiarazione dei redditi del soggetto controllante, con effetti che partono dal periodo d’imposta dichiarato. L’opzione, una volta esercitata, è valida per tre esercizi finanziari e si rinnova automaticamente al termine di questo periodo, a meno che non venga esplicitamente revocata. Questa opzione non solo si applica alle controllate esistenti ma si estende anche a quelle acquisite durante la validità dell’opzione, purché soddisfino i requisiti previsti.
Alla scadenza del triennio, la revoca dell’opzione deve essere indicata nel medesimo quadro FC del modello di dichiarazione dei redditi del quarto periodo d’imposta successivo.
Alcune considerazioni
Riducendo la complessità e i costi legati alla conformità fiscale per le controllate estere, il nuovo regime dovrebbe facilitare le operazioni internazionali e promuovere una maggiore efficienza nella gestione fiscale delle multinazionali. Questo cambiamento rappresenta un passo avanti nella modernizzazione del sistema fiscale italiano, in linea con le esigenze di un’economia globalizzata.