Reddito di infanzia e Assegno di gioventù: dai 400 ai 250 euro al mese per figlio, ecco di cosa si tratta

Di Redazione FinanzaNews24 2 minuti di lettura
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(Money.it) All’Assegno unico per figli a carico si potrebbe presto aggiungere il Reddito di infanzia, misura che garantirebbe un ulteriore sostegno economico in caso di una nuova nascita in famiglia.

A prevederlo, insieme a un’altra serie di misure volte a sostenere la natalità in Italia, è una proposta di legge depositata alla Camera da Tommaso Foti, capogruppo a Montecitorio per Fratelli d’Italia (Fdi). Una proposta che quindi dovrebbe avere seguito, anche perché in linea con la promessa che Giorgia Meloni fece a Papa Francesco durante gli Stati generali della natalità, ossia fare il possibile per “restituire agli italiani la certezza e l’orgoglio di vivere in una nazione capace di solidarietà in grado di guardare al futuro”.

Che in Italia ci sia un problema nascite è risaputo: nel 2022, infatti, il tasso di natalità ha toccato il minimo storico, dato negativo a cui il governo Meloni vuole assolutamente rimediare iniziando dal riconoscere un aiuto economico, oltre a quelli già esistenti, che in alcuni casi spetterà fino al compimento dei 25 anni del figlio.

Ricordando che al momento siamo ancora in una fase iniziale dell’iter che potrebbe portare all’introduzione del cosiddetto Reddito d’infanzia, visto che il disegno di legge è stato appena depositato, possiamo farci un’idea di ciò che potrebbe cambiare analizzando le novità previste dal provvedimento.

Reddito d’infanzia

Non solo Assegno unico per figli a carico: dopo l’addio al Reddito di cittadinanza il governo Meloni potrebbe puntare al Reddito d’infanzia. Previsto dal disegno di legge depositato alla Camera da Tommaso Foti, si tratta di un assegno mensile del valore di 400 euro che spetterebbe per i primi 6 anni di vita del figlio. Importo che in alcune circostanze particolari, come ad esempio per i nuclei monogenit


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