Reddito di cittadinanza, se non hai firmato il Patto per il lavoro ti conviene farlo subito: ecco perché

Di Redazione FinanzaNews24 2 minuti di lettura
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(Money.it) C’è tempo fino a luglio per la sottoscrizione del Patto per il lavoro; per chi non la fa non sarà possibile accedere al nuovo sostegno al reddito che verrà introdotto da agosto 2023 in sostituzione del Reddito di cittadinanza.

Con la riforma delle misure per il contrasto alla povertà, infatti, trova spazio una misura sostitutiva del Reddito di cittadinanza chiamata Prestazione di accompagnamento al lavoro (Pal), i cui destinatari sono quelle famiglie che tra qualche mese non potranno più godere dell’assegno Rdc per effetto della stretta apportata dalla legge di Bilancio 2023.

Nella manovra, infatti, viene stabilito che il Reddito di cittadinanza nel 2023 può essere percepito per un massimo di 7 mesi da quelle famiglie che al loro interno non hanno minori, disabili oppure over 60. Tuttavia, quelli che il governo definisce “occupabili” non resteranno privi di sostegno, come invece si pensava, in quanto per loro ci sarà dapprima la possibilità di richiedere la suddetta Pal e poi, a partire da gennaio 2024, ci sarà la Garanzia per l’attivazione lavorativa (Gal) per altre 12 mensilità (senza alcuna possibilità di rinnovo).

Tuttavia, condizione essenziale per l’accesso alla Pal è appunto la firma del Patto per il lavoro: e in un contesto in cui diversi beneficiari del Rdc non hanno ancora completato questo passaggio, il rischio è che la misura in oggetto sia riservata a pochi.

Chi ha diritto alla Prestazione di accompagnamento al lavoro

Come anticipato, le condizi


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