Reddito di cittadinanza proposta dei Cinque Stelle e FI

Di Antonia De La Vega 2 minuti di lettura
proposte 5 stelle

Per i beneficiari del reddito di cittadinanza dall’Agenzia delle Entrate Cittadinanza potrebbero giungere novità importanti: c’è una proposta del M5S che prevede che gli utenti del servizio si impegnino a svolgere un lavoro stagionale entro 100 km dal proprio luogo di residenza.

La proposta nasce da un problema recente affrontato dalle strutture turistiche, ovvero la mancanza di personale per la stagione estiva. La soluzione, secondo M5S, potrebbe essere quella di costringere i beneficiari del Reddito di Cittadinanza  ad accettare l’offerta e, a quanto pare, sospendere temporaneamente l’utilizzo dei proventi. Cerchiamo di capire i dettagli della proposta.

Il proposta avanzata dai Pentastellato e Fi  prevede che i  coloro che ricevano il Rdc debbano accettare offerte di lavoro stagionali entro 100 km dal luogo di residenza, pena la perdita totale del beneficio. L’erogazione del Reddito di cittadinanza sarà bloccata durante il periodo di lavoro: se la paga è inferiore a quella percepita con il reddito, l’INPS pagherà un supplemento pari all’importo. Valentina D’Orso del M5S ha dichiarato: “La norma intende incentivare il ritorno nel mercato del lavoro dei beneficiari del Reddito che in passato erano dediti a lavori stagionali garantendo loro che questo reinserimento avvenga a condizioni economicamente vantaggiose e non svilenti”.

Tra gli obiettivi della proposta c’è ovviamente quello di favorire lo sviluppo di contratti regolari, per favorire la lotta al lavoro sommerso (evidenziato in nero).

La proposta M5S non è l’unica proposta presentata: FI è attiva anche sul fronte Rdc e richiede un taglio totale delle spese per le imprese del turismo che assumono lavoratori del settore in Cassa integrazione Covid o percettori di Rem o Rdc.  I datori di lavoro sono negativi sul reddito di cittadinanza,  dicendo che tale sostegno  scoraggia le persone dal trovare lavoro. D’altra parte, i lavoratori trovano offerte troppo basse e soprattutto offerte di lavoro stagionali. Per colmare il divario, il PS chiede un rifinanziamento di 30 milioni di centri per l’impiego nel 2022.

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