Reddito di cittadinanza europeo, cos’è e perché è differente da quello italiano

Di Redazione FinanzaNews24 2 minuti di lettura
Wall Street

(Money.it) Il reddito di cittadinanza sta per andare in soffitta. Ancora qualche mese e la riforma voluta dal Movimento 5 stelle sarà sostituita dalla Mia, acronimo di misura inclusione attiva con cui il governo Meloni varerà una stretta sui beneficiari con un assegno ridotto soprattutto per gli occupabili che si trovano in stato di difficoltà e requisiti più stringenti.

In attesa dell’entrata in vigore della Mia è arrivata dal Parlamento europeo l’approvazione di una risoluzione su una proposta di raccomandazione della Commissione Ue riguardante l’introduzione di un reddito minimo per tutti gli Stati membri. Se la commissione aveva solo raccomandato l’introduzione per tutti gli Stati, il parlamento è andato oltre votando a favore dell’emendamento proposto dal gruppo dei socialisti di cui fa parte anche il Pd. Questo renderebbe l’introduzione del reddito minimo europeo obbligatorio con il rispetto dei parametri per tutti gli Stati.

Si tratta di un’iniziativa che alimenta l’impegno dell’Ue di combattere la povertà con politiche di inclusione garantendo che nessuno resti indietro. Nel 2021 il rischio di povertà o l’esclusione sociale hanno colpito oltre 95,4 milioni di europei. Vediamo cosa prevede questo reddito minimo e cosa potrebbe accadere in Italia.


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