(Money.it) “Abolire il Reddito di cittadinanza per chi è nelle condizioni di lavorare sta già dando frutti, perché in tanti sono stati messi nelle condizioni di tornare a farlo. È una scelta che io rivendico”. A dirlo è stata la presidente del Consiglio Giorgia Meloni intervenendo in videomessaggio alla chiusura della campagna elettorale di Massimiliano Fedriga in Friuli Venezia Giulia.
Con l’ultima legge di Bilancio il governo guidato dalla leader di Fratelli d’Italia ha deciso di varare una stretta sul Reddito per i cosiddetti “occupabili”. Si tratta di tutti coloro che hanno un’età compresa tra i 18 e i 65 anni (non compiuti) e non soddisfano alcuna condizione per poter essere identificati come esclusi o esonerati. Queste persone, secondo le stime dell’Istat, sono circa 846mila: perderanno il sussidio il prossimo agosto.
Nel frattempo l’esecutivo lavora a una riforma che possa entrare in vigore in autunno o al massimo a inizio 2024, quando non sarà più erogato a nessuno il Reddito di cittadinanza. La nuova misura (che si dovrebbe chiamare Mia) sarà un sostegno (praticamente uguale all’attuale) per i cosiddetti non occupabili, ma forse anche per gli occupabili (seppur temporanea e molto ridotta). Ma è vero che la revisione del sussidio sta rimettendo le persone in moto?
L’aumento degli occupati a febbraio
Secondo l’Istat gli occupati a febbraio sono aumentati di 10mila unità rispetto a gennaio e di 352mila unità rispetto a febbraio 2022. Il tasso di occupazione sale di 0,1 punti su gennaio e di 1,2 punti su febbraio 2022, arrivando al 60,8%.
La crescita occupazionale rispetto a febbraio 2022 coinvolge solamente i dipendenti permanenti, con una diminuzione del numero di dipendenti a termine e d
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