(Money.it) Truffare lo Stato per prendere il Reddito di cittadinanza ha delle conseguenze molto gravi: oltre alla decadenza e alla restituzione dell’indebito, infatti, c’è il rischio di essere accusati di reato d’indebita percezione, con tanto di carcere.
Tuttavia, un “dettaglio” potrebbe fare la differenza: perché se da una parte è vero che la legge non ammette ignoranza, dall’altra non si può ritenere colpevole di reato chi non ha i mezzi necessari per comprendere cosa dice la normativa. Per questo motivo il Tribunale di Latina ha prosciolto dall’accusa di reato 18 stranieri che erano indagati per percezione illegittima di Reddito di cittadinanza.
La ragione è chiara: non conoscendo la lingua italiana questi non possono essere giudicati colpevoli di un reato, in quanto non sussiste il dolo, ossia l’intenzione dell’interessato di truffare lo Stato. L’errore è quindi in buona fede e per questo motivo le 18 persone interessate sono state prosciolte dall’accusa di reato.
Reddito di cittadinanza, quando si rischia il carcere
Sono due le circostanze che secondo la normativa che disciplin
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