(Money.it) Dopo un’attesa di diverse settimane (visto che il termine di 60 giorni dall’entrata in vigore della legge di Bilancio 2023 era ormai scaduto) è finalmente arrivato il decreto attuativo che istituisce il Reddito alimentare, misura sperimentale che servirà a realizzare dei pacchi alimentari con i prodotti rimasti invenduti dalla grande distribuzione per poi consegnarli alle famiglie che si trovano in uno stato di povertà. Una misura che ricordiamo ha una doppia finalità: da una parte fornisce un contributo alla lotta alla grave deprivazione materiale e dall’altra contrasta lo spreco alimentare.
Tuttavia, la pubblicazione del decreto non deve trarre in inganno: per la partenza del Reddito alimentare, nonché per l’arrivo dei primi pacchi alimentari, potrebbe volerci ancora un po’ di tempo visto che mancano dei passaggi essenziali per dare il via alla misura.
Per il momento, quindi, la consegna dei pacchi spesa sembra essere ancora lontana: i prossimi passaggi, che approfondiremo di seguito, sono infatti determinanti per il funzionamento della misura.
Dove verrà attuato il Reddito alimentare
Come anticipato, per il momento il Reddito alimentare è una misura sperimentale (per la durata di tre anni) che verrà realizzata solamente in alcuni, selezionati, territori.
Ed è proprio questo uno dei passaggi fondamentali per la partenza della misura: fermo restando che sia la legge di Bi
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