Il Bonus IRPEF, noto come ex Bonus Renzi, viene erogato in busta paga ai dipendenti, ma può essere recuperato tramite il modello 730/2024 se non è stato correttamente corrisposto durante l’anno precedente. L’Agenzia delle Entrate o il CAF verifica se il bonus è stato applicato correttamente in base al reddito e se il bonus non è stato erogato, il contribuente può beneficiare dell’intero importo annuo di 1.200 euro come detrazione IRPEF nella dichiarazione dei redditi.
Il bonus eventualmente fruito deve essere indicato nel rigo C14 del quadro C del modello 730. Chi presta assistenza fiscale ricalcola l’importo del trattamento integrativo considerando tutti i redditi e le detrazioni, per poi indicarlo nel prospetto di liquidazione (modello 730-3). Se dal conguaglio emerge che il bonus non spettava, scatta il recupero dell’imposta. Per evitare questo, chi sa di non avere diritto al bonus può rinunciarvi online sul sito dell’INPS o con una comunicazione al datore di lavoro.
Requisiti per il Bonus IRPEF
Il trattamento integrativo IRPEF spetta ai dipendenti con un reddito fino a 15.000 euro annui, con un importo di 100 euro al mese esentasse, purché le detrazioni da lavoro non superino l’imposta dovuta. Per redditi fino a 28.000 euro, il trattamento è riconosciuto in misura ridotta a condizione che le detrazioni al 19% dell’IRPEF (per spese mediche, interessi passivi del mutuo prima casa, ecc.) superino l’imposta lorda.
Le detrazioni da considerare includono:
- Detrazioni per carichi di famiglia (art. 12 comma 1 del TUIR)
- Detrazioni per lavoro dipendente (art. 13 comma 1)
- Detrazioni per prestiti e mutui agrari, acquisto prima casa, spese sanitarie, mutuo per costruzione prima casa e ristrutturazioni edilizie (art. 15, comma 1, lettere a, b, c e art. 16-bis)
Calcolo del Bonus IRPEF da 100 euro
Per chi ha un reddito lordo fino a 15.000 euro annui e detrazioni da lavoro inferiori all’imposta dovuta, il trattamento integrativo IRPEF è pari a 1200 euro annui, erogati in busta paga mensilmente o conguagliati a fine anno nel 730. Nel 2024, il metodo di calcolo è stato modificato per compensare gli effetti dell’accorpamento dei primi due scaglioni d’imposta. L’ex Bonus Renzi spetta a chi ha un reddito fino a 15.000 euro se l’imposta lorda dovuta è superiore alle detrazioni da lavoro spettanti, diminuite di 75 euro in rapporto ai giorni di lavoro effettivi.
Per chi ha un reddito tra 15.000 e 28.000 euro, il trattamento è rapportato alla capienza fiscale rimasta e corrisponde alla differenza tra le detrazioni complessive spettanti e l’IRPEF lorda dovuta. Di conseguenza, il calcolo del trattamento integrativo ricade spesso sul conguaglio di fine anno, con il sostituto d’imposta o il CAF che verifica la corretta applicazione del bonus.