Recessione: cos’è, da cosa è causata e chi la stabilisce

Di Redazione FinanzaNews24 4 minuti di lettura
Economia

(BorsaeFinanza.it) In questo ultimo anno e mezzo la parola recessione rimbalza sistematicamente in ogni dibattito di carattere economico a livello istituzionale e tra economisti e osservatori di mercato. Tutto è partito da quando l’inflazione ha preso a farsi strada nuovamente nell’economia mondiale raggiungendo vette che non si vedevano da oltre 40 anni. Le Banche centrali a quel punto sono state costrette ad alzare i tassi d’interesse per cercare di contenere l’aumento dei prezzi e respingere il carovita agli obiettivi dichiarati di lungo periodo del 2%.

Ad aggravare la situazione è stata la crisi energetica, scaturita dall’exploit della domanda post-Covid e dallo scoppio della guerra Russia-Ucraina a febbraio dello scorso anno. Il quadro depressivo è stato completato dalla crisi bancaria spuntata a marzo 2023 negli Stati Uniti, che ha implicato fallimenti e salvataggi in extremis. Ciò ha creato le premesse per una contrazione economica, con alcuni cenni che si stanno già vedendo. Ma cos’è e quando si determina ufficialmente una recessione e quali sono gli istituti preposti a certificarla? In questa guida vedremo tutto quello che c’è da sapere sull’argomento.

Recessione: definizione e significato

La recessione è una delle fasi del ciclo di un’economia illustrate dalla teoria economica, secondo cui in un Paese vi sono la prosperità, la recessione, la depressione e la ripresa. Per dare un corretto significato al termine recessione, è bene distinguere la recessione tecnica da quella economica. La prima si verifica quando per due trimestri consecutivi il PIL risulta negativo. La seconda è più complessa e tiene conto di una serie di fattori come il calo delle vendite delle aziende, la contrazione della domanda, l’inefficienza dei sistemi produttivi, la perdita di posti di lavoro e altri criteri.

La recessione non va confusa con la depressione, in quanto i fenomeni fanno parte di due fasi distinte del ciclo economico. Nonostante le cause siano simili, l’impatto risulta essere diverso. La depressione va considerata più ad ampio raggio ed è più duratura di una recessione; pertanto, è decisamente più grave. In sostanza, durante una depressione aumentano in maniera considerevole la flessione della produzione nazionale, il numero di persone che perdono il posto di lavoro e il tasso di disoccupazione. Se una recessione può contenersi nell’ambito di un lasso di tempo limitato, una depressione si trascina per anni e richiede più tempo affinché poi sopraggiunga una ripresa. Ne è una dimostrazione la Grande Depressione del secolo scorso, relativa alla crisi del ’29 che durò fino al 1933, comportando una ripresa dell’economia solo un decennio dopo. In quel periodo, il PIL americano crollò del 30% e la disoccupazione salì del 25%. In definitiva, la recessione innesca un meccanismo che potrebbe rivelarsi depressivo.

Recessione: cause

Sono diverse le cause perché possa manifestarsi una recessione. Alcune le abbiamo viste in questo ultimo anno e mezzo. Ecco di seguito quali sono.

Inflazione elevata

Di per sé la crescita dei prezzi non è un fattore negativo, anzi spesso è segnaletico di un’economia che migliora con l’aumento della domanda e quindi che mostra un buono stato di salute. Il problema si pone quando l’inflazione raggiunge livelli troppo elevati a causa di fattori patologici che si manifestano nell’economia. Gli shock petroliferi degli anni ’70 e la crisi energetica del 2022 sono esempi emblematici, in cui si è creata una distorsione dell’offerta che ha comportato squilibri di mercato facendo aumentare i prezzi. Quando l’inflazione è molto alta, le Banche centrali devono intervenire duramente per riportarl


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