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Importanti novità in arrivo per il settore assicurativo e della mobilità alternativa: il Consiglio dei Ministri di giovedì 16 novembre 2023 ha dato il via libera, all’interno del pacchetto sicurezza, all’obbligo di copertura RC Auto per monopattini e veicoli elettrici leggeri. Su proposta dei ministri competenti, il CdM ha approvato in esame definitivo il recepimento della Direttiva (UE) 2021/2118 del Parlamento europeo e del Consiglio del 24 novembre 2021 che ha modificato a sua volta una precedente direttiva sull’assicurazione della responsabilità civile.
RC Auto su monopattini e veicoli elettrici leggeri: cosa cambia
Il Decreto legislativo approvato in Consiglio dei Ministri che recepisce la Direttiva del 2021 del Parlamento europeo e del Consiglio riforma varie parti della normativa attuale (il Codice delle assicurazioni private e il Codice della strada) ridefinendo la tipologia dei veicoli soggetti all’obbligo assicurativo. L’obbligo di copertura RC Auto potrebbe scattare per tutti i LEV, che siano scooter o microcar, ma non da subito: bisognerà attendere un nuovo provvedimento che presumibilmente arriverà nel 2024. La riforma, infatti, deve essere recepita entro il 23 dicembre, termine ultimo fissato dalla direttiva comunitaria. L’obiettivo è rafforzare la protezione dei danneggiati e garantire parità di trattamento sull’intero territorio europeo.
Per veicoli elettrici leggeri si intendono i monopattini, le minicar elettriche e tutti quei quadricicli di categoria internazionale L6e in cui la massa a vuoto non è superiore a 350 kg (batterie escluse), la velocità non supera i 45 km/h e la cilindrata è fino a 50 cm³ per i motori ad accensione comandata o con potenza massima netta fino a 4 kW per gli altri motori a combustione interna o con potenza nominale continua massima fino a 4 kW per i motori elettrici. I quadricicli leggeri sono equiparati ai ciclomotori e quindi possono essere guidati con patente AM (o categorie superiori) fin dall’età di 14 anni.
La nuova formulazione dell’articolo 1 del Codice delle assicurazioni private modifica la lettera rrr relativa alla definizione di veicolo soggetto all’obbligo assicurativo. Non solo “qualsiasi autoveicolo destinato a circolare sul suolo e che può essere azionato da una forza meccanica, senza essere vincolato ad una strada ferrata, nonché i rimorchi, anche se non agganciati ad una motrice”, ma ogni mezzo a motore con velocità di progetto massima oltre i 25 km/h (a prescindere dal peso) o peso netto massimo superiore a 25 kg e velocità di progetto superiore a 14 km/h.
I veicoli elettrici leggeri rientrano nei mezzi soggetti a copertura RC Auto, ma sarà un decreto ministeriale delle Infrastrutture ad individuare quali sono i LEV in particolare che sarà necessario assicurare. Tutto lascia supporre che l’obbligo riguarderà soltanto i monopattini e non le bici a pedalata assistita. “È un ulteriore importante tassello nel programma di riordino del sistema assicurativo nazionale, con l’obiettivo di garantire efficienza e sostenibilità al settore, a tutela dei cittadini e delle imprese”, spiega Adolfo Urso, il ministro delle Imprese e del Made in Italy.
Nella riforma si precisa che l’obbligo di copertura assicurativa si considera adempiuto anche attraverso la stipula da parte di soggetti pubblici o privati di polizze che coprono il rischio di una pluralità di veicoli: i cosiddetti assicurati Corporate, ovvero le aziende di dimensioni medio-grandi che hanno caratteristiche peculiari tali da rendere necessario uno studio del rischio adeguato. Tra questi sono comprese le attività di noleggio, sharing, rivendite di veicoli, utilizzo di flotte di autobus, autocarri, scuolabus.
Tutte queste misure si affiancano a quelle già disposte nel DDL Ricostruzione (la conversione in Legge del Decreto Legge 11 gennaio 2023, n. 3), in cui è previsto l’obbligo per le compagnie che hanno assicurato il rischio dei danni catastrofali, di corrispondere un anticipo del 30% del danno, stimato sulla base di una perizia asseverata prodotta dal danneggiato. Le imprese con sede legale in Italia o anche all’estero (ma con organizzazione stabile sul territorio italiano) dov
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