Ravanello: a volte sottovalutato ma grande alleato di fegato e reni

Di Valentina Ambrosetti 3 minuti di lettura

I ravanelli sono verdure molto gustose e croccanti, deliziose per preparare antipasti, contorni, insalate e, perché no, anche sfiziosi succhi di verdura. In cucina sono molto versatili e si possono preparare in vari modi, anche con le foglie verdi.

Puoi usare sia le foglie a forma di lattuga che le radici della pianta di ravanello. Inoltre, la raccolta e la vendita di germogli di ravanello sta diventando sempre più popolare.

Nella cucina italiana i bulbi di ravanello sono principalmente cotti in pinzimonio o da consumare crudi come antipasto, tritati o grattugiati e aggiunti a deliziose insalate o, ancora, come guarnizione e condimento per alcune pietanze. Sempre crude, le radici possono essere centrifugate da sole o con altre verdure perché ricche di succo.

Puoi usare sia le foglie a forma di lattuga che le radici della pianta di ravanello. Inoltre, la raccolta e la vendita di germogli di ravanello sta diventando sempre più popolare.

Non tutti però sanno che i ravanelli sono molto preziosi per la salute e hanno una grande importanza farmaceutica, soprattutto per le loro proprietà antiossidanti, efficaci in molte condizioni patologiche. Fin dall’antichità i ravanelli, essendo un alimento molto apprezzato, sono stati utilizzati anche nella medicina popolare per curare alcuni disturbi legati alla digestione o alla lieve disintossicazione. Ma anche problemi più gravi: infezioni microbiche o infiammatorie delle vie urinarie, delle vie biliari e del fegato.

Inoltre, sono stati citati anche come cibi afrodisiaci e, nella tradizione erboristica tedesca, come rimedio per l’insonnia.

È usato ancora oggi come mezzo per eliminare il grasso corporeo, il muco e come diuretico per l’acqua in eccesso nei tessuti, nonché per il drenaggio del fegato e dei reni.
Sono utili per la perdita di appetito e possiedono un gente antienzimatico per l’intestino.
Oggi molte delle osservazioni empiriche sono state confermate. A ciò si aggiungono le scoperte sulle proprietà dei ravanelli, che sono di grande interesse per il futuro farmacista, soprattutto in relazione al contenuto di metaboliti secondari in essi contenuti, come: Glucosinolati, isotiocianati e Polifenoli.
Hanno proprietà antiossidanti e antinfiammatorie. Rispetto alle radici, le foglie hanno un livello più alto Calcio e Vitamina C. Allo stesso tempo, il contenuto totale di fenoli nelle foglie è il doppio di quello delle radici, il che corrisponde alla loro capacità di eliminare i radicali liberi. Uno studio ha identificato varie forme di componenti polifenolici nei tessuti, sia nelle radici che nelle foglie. Le foglie contengono quattro volte più flavonoidi delle radici.

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