(BorsaeFinanza.it) Chi controlla il controllore? È la domanda che tante volte ci si pone in riferimento alle autorità e agli organismi incaricati di attività di controllo su un settore economico o finanziario. La domanda vale anche per le società che attribuiscono i rating ESG alle imprese. Così come accaduto per i prodotti di investimento “sostenibili”, moltiplicatisi a dismisura nel corso degli ultimi anni, anche di “rater” ne sono nati parecchi.
Non sempre il loro lavoro è apprezzato dalle imprese che a loro si rivolgono, anche se il prezzo pagato è salato. ERM (Environmental Resources Management), società di consulenza sui temi della sostenibilità, ha rilasciato una ricerca sul tema (Rate the Raters 2023) condotta su oltre 100 imprese, 1.400 professionisti della sostenibilità di impresa e 450 professionisti degli investimenti.
La fiducia nell’accuratezza dei provider di rating ESG – Fonte: ERM Rate the Raters 2023
Quanto costa il rating ESG
Oggi se non hai un rating ESG non vai da nessuna parte. Il giudizio di sostenibilità è sempre più richiesto dagli investitori e dagli istituti finanziari per concedere capitali e finanziamenti. La corsa a ottenere il rating ha generato due tipi di inflazione: la nascita di un numero elevato di società specializzate nell’attribuirlo e costi elevati. Sia con riferiment
© Borsa e Finanza