Rapporto biennale sulla parità di genere in azienda: un obbligo per aziende con più di 50 dipendenti

Di Antonia De La Vega 4 minuti di lettura
donne

Dal 30 settembre al 14 ottobre è prorogato il termine per la presentazione della Relazione Biennale sulla Parità di genere per le PMI con più di 50 dipendenti. Tale disposizione è prevista dal Codice delle Pari Opportunità, promulgato con decreto interministeriale del 29 marzo, ma ora modificato dal un nuovo decreto in corso di pubblicazione.

La trasmissione del rapporto binario sulla situazione personale di uomini e donne, attualmente in uso, è stata ritardata a causa di difficoltà di compilazione del sistema causate da un grande flusso di posta in avvicinamento alla scadenza.

Impegno per le pari opportunità

Il riferimento normativo è l’articolo 46 del D.Lgs. 198/2006, modificato dalla Legge 162/2021, che ha ridotto da 100 a 50 la soglia minima per il numero dei dipendenti, oltre la quale la redazione di una relazione periodica sulla situazione degli uomini e delle donne è obbligatorio, “per quanto riguarda lo stato di assunzione, formazione, promozione professionale, livelli, cambi di categoria o qualifica, altri fenomeni di mobilità, intervento dell’integrazione salariale, licenziamenti, prepensionamenti e pensionamenti, e retribuzione.

Impegno per la relazione biennale

La relazione che le aziende pubbliche e private devono redigere fa riferimento alla posizione di uomini e donne in azienda, compresi contratti, stipendi, formazione, promozioni. Le aziende con un massimo di 50 dipendenti possono completare il rapporto su base volontaria.
Modalità di compilazione e invio esclusivamente per via telematica attraverso il portale https://servizi.lavoro.gov.it. Per il biennio 2020-2021 la relazione dovrà essere presentata entro il 14 ottobre 2022. Per i prossimi due anni la scadenza sarà il 30 aprile.

Il datore di lavoro deve inoltre inviare copia della denuncia unitamente alla ricevuta alle rappresentanze sindacali aziendali.

L’Ispettorato Nazionale del Lavoro (INL) verifica l’esattezza delle segnalazioni e, in caso di incongruenze o imprecisioni, le aziende sono soggette a sanzioni che vanno da mille a cinquemila euro. Le aziende che hanno necessità di redigere un verbale, a pena di esclusione, devono presentarne copia per partecipare ad un’asta pubblica sulla base delle risorse del PNRR e del PNC.

Certificazione di Parità di Genere

Il Rapporto Pari Opportunità è un requisito diverso dalla Certificazione sulla Parità di Genere, introdotta anche dalla Legge 162/2021 del 1 gennaio 2022. Con i fondi del PNRR, il Dipartimento per le Pari Opportunità ha attivato speciali misure di sostegno alle PMI che desiderano essere certificate, certificazioni che convalidano le politiche e le misure concrete adottate dagli imprenditori per ridurre il divario di genere in termini di opportunità di crescita. attività commerciale. , parità retributiva a parità di lavoro, politiche per la gestione delle differenze di genere e tutela della maternità.
Il 24 marzo è stato completato il documento di pratiche di riferimento UNI/PdR 125:2022, che definisce i criteri, i requisiti tecnici e gli elementi funzionali per la certificazione di genere (sulle opportunità di carriera, parità retributiva a parità di funzioni, politiche, differenze di genere e tutela della maternità). .

Condividi questo articolo
Exit mobile version