Vorresti sapere se più del 74% dei contributi di invalidità figurati riconosciuti si possono sommare per raggiungere i 38 anni di contribuzione necessari per raggiungere la quota 102? Ecco la risposta degli esperti
I contributi che valgono per arrivare alla pensione
Per soddisfare i requisiti richiesti dalla Commissione per la quota 102, sono validi tutti i contributi obbligatori, figurativi, da riscatto. Pertanto, se si hanno contributi condizionati all’invalidità, possono essere utilizzati per raggiungere i 38 anni richiesti per la quota.
L’unico limite è che sono richiesti almeno 35 anni di contribuzione, che possono essere accreditati alla pensione di vecchiaia, escluse quindi le indennità di malattia e disoccupazione.
Quota 102 per le pensioni: contano i contributi di invalidità?
Tuttavia, occorre tenere presente che si possono questi contributi figurativi per conteggiare solo per raggiungere il diritto alla pensione e invece non sono mai calcolati per determinare l’ammontare dell’assegno previdenziale.
Da un punto di vista tecnico, i contributi sono considerati validi per il diritto, ma non per l’importo della pensione. Una spiegazione dei contributi validi per raggiungere la quota 100-102 si trova, tra l’altro, nella Circolare INPS 11/2019.
In sintesi i contributi figurativi sono sempre validi per il perfezionamento del requisito della pensione a Quota 102, al netto di malattia e disoccupazione solo se si hanno almeno 35 anni di versamenti ai fini della pensione di anzianità.
Secondo l’INPS: “è valutabile la contribuzione a qualsiasi titolo versata o accreditata in favore dell’assicurato, fermo restando il contestuale perfezionamento del requisito di 35 anni di contribuzione utile per il diritto alla pensione di anzianità, ove richiesto dalla Gestione a carico della quale è liquidato il trattamento pensionistico”.
I lavoratori con invalidità riconosciuta pari almeno al 74%
Per quanto riguarda i contributi per coloro a cui è stata riconosciuta un’invalidità maggiore del 75%, invece, il riferimento normativo è l’articolo 80, comma 3, della Legge 388/2000.
La legge dice che i lavoratori con invalidità riconosciuta almeno del 74% hanno diritto a due mensilità di contribuzione figurativi all’anno, per un massimo di cinque anni.