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29 gennaio 2023, 13:13 EST | 1 minuto di lettura
ESA Grazie a dispositivi come il Rover di perseveranza, abbiamo raccolto e analizzato una tonnellata di campioni dalla superficie marziana. Ma zero di quei campioni sono tornati sulla Terra. Ora, la NASA e l’ESA stanno mostrando una soluzione a questo enigma: un gigantesco braccio robotico.
Questo è divertente, ma potrebbe funzionare. Quelli dell’ESA Braccio di trasferimento del campione (STA) utilizza due fotocamere e una gamma di sensori per recuperare con cura piccoli oggetti. Il suo compito principale è estrarre i tubi di campionamento dal rover Perseverance, sebbene recupererà anche tutti i campioni lasciati a terra dalla NASA Ingegnosi elicotteri.
La STA posizionerà questi campioni in un Mars Ascent Vehicle, che si solleverà dalla superficie per incontrare l’Earth Return Orbiter dell’ESA. Come suggerisce il nome, questo orbiter restituirà i campioni al nostro pianeta per lo studio.
Al momento in cui scriviamo, gli esseri umani hanno raccolto solo campioni da quattro corpi celesti: la luna, due asteroidi e una cometa. Marte sarà il quinto della nostra lista, supponendo che questa missione abbia successo. Se la missione è un fallimento, dovremo aspettare qualche anno per un rifacimento.
Naturalmente, la NASA e l’ESA non prevedono di completare questa missione fino al 2023. L’Earth Return Orbiter dovrebbe essere lanciato intorno al 2027, mentre il Sample Retrieval Arm verrà spedito un anno dopo.
Fonte: ESA attraverso Gizmodo
Andrea Heinzmann
Andrew è il redattore di notizie per Review Geek, dove copre le ultime notizie e gestisce il team di notizie. È entrato a far parte di Life Savvy Media come scrittore freelance nel 2018 e ha esperienza in una serie di argomenti, tra cui hardware mobile, audio e IoT. Leggi la biografia completa »