(Money.it) D’ora in poi nei Paesi Bassi sarà vietato allevare o importare alcune razze di cani e gatti che soffrono a causa della loro conformazione fisica, frutto di anni e anni di selezione genetica compiuta dall’uomo per raggiungere certi “standard di bellezza”.
È questo il caso di cani e gatti brachicefali, ossia con il muso schiacciato, i quali a causa di questa malformazione genetica, selezionata dall’uomo, hanno gravi problemi di salute. Il Governo dei Paesi Bassi sta quindi lavorando intensamente per introdurre divieti circa il loro allevamento, importazione e custodia.
In realtà più che parlare di “selezione genetica” si dovrebbe parlare di maltrattamento genetico, un concetto di cui si è discusso spesso negli ultimi anni. L’uomo per ottenere un cane (o gatto) con determinate doti caratteriali e fisiche, o per mantenere una “razza pura”, è intervenuto nella selezione degli animali, a volte con conseguenze disastrose per la salute dell’animale. Ecco di cosa si parla e quali sono stati gli animali vietati.
Cani e gatti brachicefali vietati: la proposta dei Paesi Bassi
Il ministro dell’agricoltura Piet Adema si è detto pronto a introdurre norme più rigide e divieti per la detenzione di animali domestici dalle “caratteristiche estreme”, come i cani e i gatti brachicefali, ossia dal muso schiacciato come il Bulldog francese e lo Scottish Fold.
Divieto di detenzione che implicherà a sua volta il divieto di allevare e importare questi animali. Le parole del ministro sono state più che esaustive sulla questione:
Questo tema mi tocca non solo come ministro, ma anche come persona. Rendiamo la vita degli animali innocenti miserabile semplicemente perché pensiamo che siano “belli” e “carini”. Ecco perché oggi stiamo facendo un grande passo in cui nessun animale domestico debba risentire del proprio aspetto.
I divieti richiederanno un’attenta stesura, in quanto si intende anche limitare la comparsa in pubblicità ed eventi di questi animali, in modo da non spingere la popolazione a desiderarne uno a tutti i costi. I divieti, una volta entrati in vigore, non interesseranno però i cittadini che già hanno cani e gatti con quelle caratteristiche estreme. Le misure mirano a rafforzare la protezione degli animali e informare correttamente la cittadinanza sul tema.
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