Quarta ondata esaminiamo la situazione paese per paese

Di Redazione FinanzaNews24 7 minuti di lettura
l'indice Rt che schizza in salita a 1.26. Accelera anche l'aumento dell'incidenza,

La Quarta ondata sta colpendo l’Europa dalla Germania alla Spagna con un considerevole aumento dei casi di Covid-19

GERMANIA: In forte aumento il numero di nuovi contagi in Germania: secondo quanto riportato stamattina dal Robert Koch Institute, nelle ultime 24 ore si sono registrati 33.949 nuovi contagi, 172 in più rispetto a quanto riportato il 18 dicembre, l’incidenza settimanale ogni 100mila gli abitanti sono 154,5 rispetto ai 146,6 di ieri, i 130,2 della scorsa settimana. In tutta la Germania, nelle ultime 24 ore sono stati registrati 165 decessi. Una settimana fa erano 126. Il numero annuo di decessi in Germania è aumentato del 4,9% nel 2020, in parte a causa della pandemia di coronavirus. Lo rende noto l’Ufficio federale di statistica (Destatis), precisando che nel corso dell’anno sono morte 985.572 persone, 492.797 uomini e 492.775 donne. Circa il 4% dei decessi è attribuito all’infezione da Covid, che è stata identificata come la principale causa in 39.758 casi.

Il ministro della Sanità uscente Jens Spahn si è unito alla richiesta delle associazioni mediche per una terza dose sei mesi dopo la seconda e ha invitato i governi statali a contattare tutti i residenti di 60 anni. Offri loro un richiamo. Ha aggiunto che la priorità per la terza dose dovrebbe essere data a coloro che lavorano nei centri sanitari e nelle case di cura. Il governo supporta i test periodici obbligatori dei dipendenti e dei visitatori delle case di cura.

Manne Lucha, ministro della Salute dello Stato del Baden-Württemberg, chiede l’obbligo di vaccinazione per coloro che lavorano nelle case di cura a margine della riunione dei ministri di tutti gli stati a Lindau, alla quale hanno partecipato i partecipanti per discutere le misure da prese prima del nuovo aumento dei casi. Il governo bavarese vuole invece che la terza dose del vaccino sia a disposizione di tutti.

SPAGNA

Tornano a salire i casi di Coronavirus in Spagna, dove oggi è stata superata la cosiddetta soglia del ”rischio medio”, con 51,6 contagi su 100mila abitanti. Lo riferisce il ministero della Salute di Madrid, dopo che un mese fa l’intera Spagna era stata dichiarata ”a basso rischio’. Nelle ultime 24 ore in Spagna sono stati registrati 3.291 casi, portando a 5,02 milioni il totale delle persone contagiate dall’inizio della pandemia. Il bilancio delle vittime è di 15 morti, arrivando a 87.477. Il Paese vede oltre l’80 per cento della sua popolazione completamente vaccinata contro il Covid-19. Dato che ha portato le autorità a riduzione della maggior parte delle restrizioni ai movimenti e alla socializzazione. Resta l’obbligo di indossare le mascherine nei luoghi chiusi.

FRANCIA

Sono 9.502 i nuovi casi di coronavirus registrati in Francia. Lo rilasciano le autorità sanitarie locali, sottolineando che si tratta del dato più delle ultime sei settimane. Sono invece 49 le persone che nelle ultime 24 ore hanno perso la vita a causa di complicanze riconducibili alla pandemia. In aumento anche le persone ricoverate in terapia intensiva.

GRAN BRETAGNA

Sono 214 le persone che hanno perso la vita in Gran Bretagna per complicanze riconducibili al coronavirus e 37.269 i nuovi casi registrati nelle ultime 24 ore. Lo Stato delle autorità sanitarie britanniche Si registra quindi un calo rispetto al giorno precedente, dove sono stati 41.299 i casi e 217 i decessi. Come riporta Sky News, in questo arco di tempo sono state somministrate più di nove milioni di secondi o terze dosi del vaccino contro il Covid-19.

DANIMARCA

Balzo dei Contagi di covid-19 in Danimarca. Nelle ultime 24 ore sono stati registrati 2.598 nuovi casi positivi, 600 più di ieri. I decessi sono stati 5. Secondo il ministero della Salute, si tratta del numero di contagi giornalieri più alto dal 30 dicembre 2020. A novembre dell’anno scorso, i contagi si attestano attorno ai mille. Paese di 5,8 milioni di abitanti, la Danimarca ha sollevato le restrizioni anti contagio il 10 settembre, compreso l’obbligo di mascherina. La misura è stata spiegata con l’alto tasso di vaccinazioni e la bassa circolazione del Coronavirus. I casi sono tornati a crescere a metà ottobre.

AUSTRIA

Nuova impennata di contagi di covid-19 in Austria, dove nelle ultime 24 ore sono stati registrati 8.595 casi positivi, il numero più alto mai raggiunto nel 2021. I ricoverati in terapia intensiva sono arrivati ​​a 352, con una crescita del 30% in una settimana. La crescita dei contagi rende probabili nuove misure restrittive da parte del governo, che ha convocato un incontro domani con le amministrazioni regionali per decidere una strategia comune.

Al momento, in circa un quinto dei 100 distretti austriaci è in vigore un divieto di spostamento in altri distretti in mancanza di green pass. Due giorni fa, quando sono stati raggiunti i 300 ricoveri in terapia intensiva, è scattato automaticamente il passaggio ad un secondo livello di livello di cinque, che impone dopo una settimana l’uso del green pass per accedere a ristoranti ed eventi affollati.

RUSSIA

Continua a crescere il numero delle morti da covid in Russia, dove sono stati registrati 1.195 decessi (ieri erano stati 1.189), il numero più alto dall’inizio della pandemia. I nuovi contagi oggi sono 40.217 (ieri, erano 40.443). A livello federale tuttavia le misure per il contenimento della crisi – i giorni di lavoro retribuiti- non saranno estesi.

BULGARIA

Tutti gli interventi chirurgici ed i ricoveri non urgenti sono stati sospesi in Bulgaria, dove cresce il numero dei pazienti con il Covid ricoverati e il 90% dei posti di terapia intensiva risulta occupato. Le disposizioni, ha annunciato il ministro della Salute Stoycho Katsarov, entreranno in vigore domani e le uniche eccezioni riguardano i trapianti, cure oncologiche e psichiatriche, i parti. Solo una settimana fa, Katsarov aveva annunciato che il Paese – alle prese con la quarta ondata della pandemia – era sul punto di dover inviare i propri pazienti Covid all’estero, visto che il sistema ospedaliero era ormai al collasso.

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