(Money.it) La guerra in Ucraina è una guerra ad ampio raggio giocata anche e soprattutto sul campo. Grazie alla grande efficienza delle moderne tecnologie contraeree, un conflitto aero-terrestre risulta poco efficace. In uno scenario del genere grande importanza viene assunta dai carri armati, indispensabili per arrecare danni al nemico. Non a caso l’Ucraina continua a richiederne ai paesi Nato intuendone l’importanza.
Lo sa bene anche la Russia che però dall’inizio del conflitto ne ha persi in grande quantità. Rimpiazzarli non è facile soprattutto per la sofisticatezza tecnologica che i moderni tank possiedono. L’Ucraina sostiene di aver distrutto ad oggi 3250 carri armati russi, i numeri del Cremlino ne dicono un migliaio in meno. Fatto sta che nelle ultime settimane l’Ucraina si è assicurata carri armati dai suoi alleati occidentali, che probabilmente utilizzerà in una controffensiva primaverile. La Russia sa che farà fatica a portare a termine un’offensiva senza supporto corazzato adeguato e per questo dovrà rafforzare la sua flotta, ma non sarà facile.
Quanto tempo serve alla Russia per ricostruire i suoi carri armati
Rimpolpare una flotta di carri arma
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