(Money.it) Recarsi dal notaio per completare la procedura di successione può essere molto utile per non incorrere in errori nella dichiarazione e reperire gli atti mancanti. Oltretutto, il notaio svolge un ruolo fondamentale per regolare eredità complesse o contenenti debiti. Nonostante ciò, la paura comune è quella di spendere troppo per l’onorario del professionista, motivo per cui diverse persone preferiscono (quando possibile) fare tutto in autonomia, spesso pentendosene per le successive complicazioni. Vediamo allora quanto costa la successione dal notaio e quali documenti servono per eseguirla.
Costo del notaio per la successione
Per la successione non è obbligatorio farsi assistere dal notaio, nel senso che la legge non lo impone. Allo stesso tempo, soprattutto quando il patrimonio è ingente o comunque ci sono diversi beni che lo riguardano, l’assistenza del professionista è quasi fondamentale. L’onorario del notaio per la successione varia per l’appunto a seconda delle caratteristiche specifiche e del valore dell’asse ereditario. Quest’ultimo influisce sicuramente nel calcolo del costo, ma anche la complessità dell’atto di successione e gli ulteriori servizi affidati al professionista contribuiscono a far lievitare la spesa.
In genere, l’onorario medio richiesto dal notaio per l’atto di successione si può comprendere in una media fra 300 e 900 euro. Si tratta, comunque, di valori puramente indicativi, che non necessariamente si adattano a tutti gli iter ereditari. Per valutare l’onorario è anche importante capire se il notaio dovrà occuparsi di ulteriori atti, ad esempio le volture catastali dei beni immobili o le formalità per gli eredi minorenni. In ogni caso, è il professionista scelto a fornire un preventivo, ovviamente sulla base delle informazioni in suo possesso. Anche i diritti catastali, i tributi e le marche da bollo incidono sulla
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