Quando si viaggia, cinture di sicurezza, seggiolini per i bimbi e casco sono veri e propri dispositivi salvavita

Di Antonia De La Vega 5 minuti di lettura
dispositivi salvavita per bambini

I risultati in termini di salvataggio di vite sono inevitabili: lo dimostrano i dati del progetto Ulisse

Gli studi dimostrano che indossare le cinture di sicurezza riduce il rischio di lesioni gravi e morte di almeno il 40% per il guidatore e il passeggero anteriore e fino al 70% per gli occupanti dei sedili posteriori. Un casco, invece, protegge tra il 42% e il 69% dei decessi, mentre i sistemi di ritenuta per bambini possono ridurre la mortalità infantile del 70% e tra il 54% e l’84% tra i bambini. I risultati in termini di salvataggio di vite sono inevitabili: lo dimostrano i dati del progetto Ulisse, uno studio osservazionale multicentrico condotto dall’Istituto Superiore di Sanità, che ha monitorato per quasi due anni 8,9 milioni di veicoli sparsi in 28 città italiane (16 ).al nord, 4 al centro e 8 al sud).

Risultato

Se tutti indossassero casco e cintura di sicurezza, ogni anno nel nostro Paese potrebbero esserci 327 morti in meno. Non si tratta solo di un risultato, dato che, secondo gli ultimi dati Istat, nel 2021 in Italia sono 1313 i morti sulla strada. Purtroppo, però, il progetto Ulisse mostra che anche oggi nel nostro Paese non tutti adottano comportamenti virtuosi, anche se l’Impresa L’uso dei dispositivi di sicurezza è legale dalla fine degli anni ’80 e, se tutti lo seguissero, si salverebbero decine di migliaia di vite.

Cintura di sicurezza: rete nera del sud

In quanto a cinture di sicurezza, la maglia nera va al sud, dove la usa solo 1 persona su 3, con un picco negativo a Napoli, dove la usa solo 1 persona su 5. C’è preoccupazione in tutto il Paese anche per l’uso delle cinture di sicurezza posteriori (solo il 20,4% allacciato al nord, il 7,7% al centro e il 3,5% al ​​sud), probabilmente perché il movimento “da dietro” è erroneamente considerato più sicuro, ma anche perché molti ancora non sanno che è necessario usarli, come i precedenti. Preoccupa anche la mancanza di intervento sul fronte del contenimento dei bambini (65,5% al ​​Nord, 42,7% al Centro e 22,2% al Sud, il che significa che un bambino su cinque è stato adottato), anche se lo è. È ai più piccoli che deve essere garantita la massima sicurezza in auto per mezzo di seggiolini auto omologati o adeguati alla loro età.

Il più efficiente della città

Molti non sanno che intorno ai 50 km orari, il ritmo adottato in città, offre la massima protezione per cinture di sicurezza e sedili: dimezza il rischio di lesioni gravi o mortali. Basta infatti raddoppiare la velocità e raggiungere i 100 km orari, perché in caso di incidente il corpo deve smaltire la dose cinetica non due volte, ma 4 volte di più. Di conseguenza, le conseguenze sono più gravi, come danni massicci al torace. Allacciate le cinture di sicurezza quando si guida a velocità moderata nelle aree urbane, anche se il viaggio è breve e spesso non molto, quindi questa è una misura salvavita. In autostrada infatti, a causa dell’aumento della velocità, un grave incidente può essere fatale anche per chi guida con la cintura di sicurezza allacciata. Questa possibilità è meno probabile se ci spostiamo per la città, ovviamente rispettando i limiti di velocità. Per lo stesso motivo, è importante che sia il guidatore che il passeggero che viaggia accanto a lui indossino la cintura di sicurezza, cosa che spesso non accade, poiché il Progetto Ulisse ha dimostrato che il passeggero ha una minore percezione del rischio, quasi come se tutti i pericoli esposti. Ecco perché presto un nuovo studio del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile comincerà a valutare se esiste, ad oggi, una comprensione più ampia che la cintura sia utile anche e soprattutto in città e che sia le persone sedute sui sedili precedono gli stessi rischi.

Casco: avanza su tutto il territorio

Si promuove invece l’uso del casco: al nord lo indossa il 100% dei centauri, al centro il 99,6% e al sud il 94%. Dottor Giustiniano. “Infatti, in caso di incidente, il suo utilizzo riduce quasi a zero il rischio di trauma cranico.

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