Quando si va in recessione e quali sono le conseguenze per l’economia

Di Redazione FinanzaNews24 2 minuti di lettura
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(Money.it) Quando si entra in recessione significa che c’è un calo dell’intero ciclo economico, in cui l’attività produttiva, l’occupazione, il reddito si riduce e il Pil tende a contrarsi in maniera significativa.

Il fenomeno è, sostanzialmente, contrapposto all’espansione e alla crescita economica.

Negli ultimi mesi la recessione è diventata protagonista dei dibattiti e delle previsioni globali. Nello specifico, i dati hanno mostrato una recessione tecnica (che è diversa dalla recessione generale, in quanto si palesa esclusivamente con due trimestri consecutivi di Pil in contrazione) in Germania e in Eurozona, mettendo in allerta l’intera Europa e segnalando le difficoltà di questo momento storico di alta inflazione e tassi di interesse in aumento.

Occorre però specificare che valutare una contrazione dell’economia come recessione non è semplice. Ci sono diverse definizioni come, per esempio, la tassonomia a due stadi del ciclo economico dello statunitense W.C. Mitchell, che corrisponde all’intera fase discendente.

Secondo la teoria a 4 stadi di J.A. Schumpeter, invece, la fase discendente si divide in due sotto-momenti: la recessione è il primo sotto-momento e viene seguito poi dalla depressione. In linea di massima, comunque, il significato del termine sta a indicare una fase in cui l’attività economica e dunque il Pil si contraggono.

Quali sono le conseguenze della recessione per l’economia

Una volta capito cos’è la recessione economica bisogna comprendere che cosa succede durante questa fase particolarmente impegnativa.


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